Nasce il Distretto biologico delle Marche


Agricoltura: costituito il distretto biologico delle Marche. Carloni: “Mettiamo insieme i produttori, oltre 2.000 hanno aderito”

In Svizzera diminuisce il numero complessivo di aziende agricole ma cresce quello delle imprese agricole votate al biologico

“Il nostro obiettivo è quello di mettere insieme tutti i produttori che fanno biologico nelle Marche in un grande soggetto che possa far parlare della nostra regione, dei suoi prodotti, le sue eccellenze, l’etica, la qualità e la credibilità”. Lo dice il vicepresidente della Regione Marche, Mirco Carloni, assessore con delega all’Agricoltura, a margine della firma dello Statuto e dell’atto costitutivo del ‘Distretto biologico delle Marche- La biodiversità che ci unisce’ da parte di tutte le sette categorie aderenti: Cia, Coldiretti, Copagri, Confagricoltura, Legacoop, Confcooperative e Agci.

“Noi abbiamo fatto un progetto – aggiunge Carloni -. Abbiamo scommesso sul futuro del biologico nelle Marche ma soprattutto stiamo cercando di far diventare il biologico un’opportunità di comunicazione per la nostra regione. Così facendo pensiamo che si possa creare il giusto valore aggiunto per i nostri produttori. Grazie al Distretto biologico unico delle Marche riteniamo che per la prima volta nelle Marche ci sarà il giusto riconoscimento per questo settore”. Quasi 2.200 agricoltori bio marchigiani hanno aderito al Distretto per una quota di superficie biologica superiore al 60% di quella biologica complessiva. In totale oltre 100 milioni di fatturato. “Questo non è il distretto di qualcuno – conclude Carloni come riferisce la Dire (www.dire.it) – ma è il distretto a vantaggio di tutti i produttori biologici”.