Camminare fa bene alle donne in postmenopausa


Camminare per almeno 3 ore migliora la salute metabolica delle donne in postmenopausa come 1 ora di attività fisica secondo un nuovo studio

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Le donne in postmenopausa che ogni giorno passavano meno ore sedute e camminavano per 3 ore miglioravano la sensibilità all’insulina in modo simile a quelle che si impegnavano in 1 ora di esercizio fisico da moderato a intenso. Secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Diabetologia per migliorare la salute metabolica è sufficiente limitare la sedentarietà.

«Non tutti i pazienti, compresi quelli con diabete, sono in grado di eseguire esercizi di routine» ha dichiarato l’autore senior Patrick Schrauwen, professore degli aspetti metabolici del diabete di tipo 2 presso la NUTRIM School of Nutrition and Translational Research della Maastricht University nei Paesi Bassi. «L’implicazione del nostro studio è che se non si è in grado di fare esercizio fisico, ci sono alternative che possono avere effetti benefici sulla salute, come le attività più leggere che potrebbero facilmente essere integrate nella vita quotidiana».

Uno studio su un piccolo campione
I ricercatori hanno reclutato 12 donne in postmenopausa di età compresa tra 45 e 70 anni con un indice di massa corporea (BMI) compreso tra 25 e 35 kg/m2, uno stile di vita fisicamente inattivo e un peso corporeo stabile per almeno 6 mesi per partecipare a uno studio di intervento crossover randomizzato a tre bracci da dicembre 2017 a marzo 2020.

Le partecipanti hanno preso parte alternativamente a tre regimi di attività della durata di 4 giorni ciascuno: un regime in cui stavano sedute per 14 ore al giorno, un regime che prevedeva 13 ore da sedute e 1 ora di esercizio fisico moderato/intenso e un regime con 9 ore da sedute, 4 ore in piedi e 3 ore di camminata. Tra ogni intervento veniva effettuato un periodo di washout compreso tra 9 e 23 giorni.

La sensibilità all’insulina è stata misurata mediante un clamp iperinsulinemico-euglicemico in due fasi alla fine di ogni braccio di intervento. Prima del clamp, è stata eseguita la metabolomica su biopsie muscolari per identificare i cambiamenti a livello molecolare.

L’importante è limitare l’eccessiva sedentarietà
Non sono state osservate differenze significative nei livelli ematici di glucosio tra i tre regimi. Rispetto al regime di sola seduta, le partecipanti hanno avuto un miglioramento del 13% della sensibilità periferica all’insulina nel regime con camminata e un miglioramento del 20% nel regime con esercizio fisico.

Dei tre regimi, quello che prevedeva 1 ora di esercizio ha fornito i maggiori cambiamenti metabolici molecolari. È stata rilevata una correlazione positiva significativa nei cambiamenti metabolici osservati tra il regime con esercizio e quello con camminata (r = 0,393). Anche se in modo meno pronunciato rispetto al regime con esercizio, stare meno ore sedute ha comunque indotto cambiamenti metabolici simili alla fine dell’intervento.

«I risultati confermano quanto emerso in precedenza, ma abbiamo fatto un ulteriore passo avanti e abbiamo anche esaminato i meccanismi sottostanti, chiedendoci se fossero simili tra lo stare solo meno ore seduti e fare esercizio fisico» ha detto Schrauwen. «Anche se non è proprio così al 100%, abbiamo rilevato un buon livello di sovrapposizione tra i due interventi».

Per gli autori i risultati devono essere confermati in uno studio a lungo termine in modo da valutare se un regime più prolungato porti a ulteriori benefici nell’omeostasi del glucosio.

Bibliografia

Remie CMR et al. Sitting less elicits metabolic responses similar to exercise and enhances insulin sensitivity in postmenopausal women. Diabetologia. 2021 Dec;64(12):2817-2828. 

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