Ddl Zan: Letta apre a modifiche per approvarlo


Il segretario del Pd Enrico Letta apre alle modifiche sul ddl Zan: “Faremo di tutto pur di approvarlo”. Italia Viva attacca: “Mesi persi per la campagna elettorale del Pd”

ddl zan gay pride

“Noi abbiamo un dovere nei confronti della nostra società. Dobbiamo portare avanti il ddl Zan e dobbiamo approvarlo. Io sono stato molto rigido nei mesi scorsi, e questa rigidità è stata importante perchè ci ha consentito di arrivare all’aula del Senato. Adesso siamo all’aula del Senato ed io chiederò in questi giorni ad Alessandro Zan, primo firmatario e padre di questa legge, di fare un’esplorazione con le altre forze politiche per cercare dicapire le condizioni che possano portare ad un’approvazione rapida del testo. Mi fido completamente delle sue valutazioni, e sulla base di quello che dirà si arriverà, son sicuro, alla possibilità di approvare un testo in tempi rapidi. Poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità, ma io non voglio lasciare nulla di intentato perchè la legge possa essere veramente approvata”. Così il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, riapre il dibattito sul ddl Zan aprendo alle modifiche chieste dalle altre forze parlamentari pur di ottenere una rapida approvazione del testo.

“Il Ddl Zan va approvato ad ogni costo”, commenta il senatore Pd Andrea Marcucci. “Anche attraverso un accordo ampio sui punti più controversi. Bene che sia lo stesso Zan a verificare la situazione. Ora che questa è diventata anche la posizione del segretario Letta, procediamo spediti al traguardo senza più timidezze. È stato perso anche troppo tempo”.

ITALIA VIVA ATTACCA: PERSI MESI PER LA CAMPAGNA ELETTORALE DEL PD

“Mesi usati per la campagna elettorale in cui il Pd ci diceva che il ddl Zan era immodificabile. Adesso si arriva a fare quello che avevamo detto noi, ovvero cercare un’intesa con il Parlamento per portare a casa la legge sui diritti. Le leggi si fanno con i numeri, il resto è inutile perdita di tempo e demagogia”. Così Il presidente di Italia Viva Ettore Rosato In un post su Facebook.

“Se il Pd comprende finalmente che quella sulla legge di contrasto all’omotransfobia non può essere una battaglia ideologica a perdere ma deve trasformarsi nel percorso che finalmente porti all’approvazione di un provvedimento normativo non più procrastinabile, non possiamo che esserne contenti”, commenta il sottosegretario all’interno Ivan Scalfarotto di Italia Viva. “Molto è il rammarico per aver perso mesi preziosi, visto che il tavolo politico per la mediazione sul ddl Zan è stato proposto sin dalla fine di maggio da Italia Viva in Senato, anticipando tutte le forze politiche su una soluzione che si sta dimostrando l’unica praticabile. Adesso il Pd ci sta? Benissimo, ottima notizia: andiamo avanti veloci in aula con poche modifiche che possano consentire un iter rapido per l’approvazione della legge, senza in nessun modo diminuirne l’efficacia in termini della protezione delle vittime dell’odio e della discriminazione”.

GASPARRI (FI): OK CONFRONTO, ELIMINARE QUESTIONI ESTRANEE A VIOLENZE

“Anche Letta ha preso atto che il muro contro muro non porta a niente. L’Italia può e deve varare una legge che punisca con maggiore severità violenze e discriminazioni basate su pregiudizi sessuali. Su questo tutti ci siamo detti d’accordo. Quello che non va nel testo del disegno di legge cosiddetto Zan, sono alcune norme che prevedono l’indottrinamento scolastico, la persecuzione delle opinioni e una rivoluzione antropologica con l’autodichiarazione di appartenenza di genere che causerebbe un caos totale. Queste norme non c’entrano nulla con la opportunità, da tutti condivisa, di punire più severamente atti non solo di violenza ma di semplice pregiudizio e discriminazione. Ben venga quindi un confronto serio e sereno se si accantoneranno queste scelte che sono francamente non condivisibili ed estranee all’oggetto reale del confronto”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia.

M5S: LINEA TRATTATIVA NON SI TRASFORMI IN ACCORDO A RIBASSO

“Siamo sempre stati disponibili a ragionare su eventuali contributi positivi ma non possiamo accettare l’idea che la legge per il contrasto dell’omotransfobia possa nascere come il frutto di un accordo al ribasso. E’ una eventualità che non possiamo neppure prendere in considerazione. Manterremo alta l’attenzione per evitare che la linea della trattativa inaugurata da Letta non si trasformi in una occasione per ridimensionare un disegno di legge che i cittadini attendono ormai da troppo tempo”. E’ quanto affermato, in una nota, dalle deputate e dai deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Giustizia della Camera.

“Il testo in discussione al Senato – aggiunge come riferisce la Dire (www.dire.it) – risponde alle istanze della stragrande maggioranza del Paese, proponendosi di combattere la violenze e discriminazioni e di dare anche slancio a una più profonda e genuina cultura del rispetto. Rimaniamo convinti che, al netto di interventi migliorativi sempre possibili, la legge Zan debba essere discussa e finalmente approvata senza stravolgimenti”.