Covid e obesità: l’attività fisica è fondamentale


Covid: l’obesità è un fattore di rischio per chi contrae l’infezione. Aumenta anche la mortalità, ecco perché l’attività fisica è fondamentale

Covid e obesità: l'attività fisica è fondamentale

L’obesità è una condizione che generalmente limita la capacità di lavoro e predispone a varie comorbilità e malattie, tra le quali l’infezione da Codid-19 e le sue complicanze.

Il Covid-19 comporta, nei pazienti obesi, una maggior mortalità a causa di diversi fattori fra cui predomina il fallimento della catena respiratoria cellulare.

L’esercizio fisico insieme alla dieta sono determinanti nella gestione e riabilitazione dei soggetti obesi, anche se il dibattito sull’intensità e la durata dell’allenamento è ancora aperto. La soglia anaerobica è il limite dell’attività fisica al di sopra del quale si incomincia ad accumulare acido lattico nel sangue.

IL PROGRAMMA DI ALLENAMENTO DI AUXOLOGICO PER SOGGETTI OBESI

Gli specialisti di Auxologico, coordinati dal Dott. Paolo Fanari, Direttore U.O. Pneumologia e Riabilitazione Pneumologica di Auxologico Piancavallo, in base a una loro revisione della letteratura scientifica e alla loro esperienza riabilitativa culminata in diversi studi riguardanti questo argomento, hanno proposto un programma di allenamento su misura per i soggetti con obesità.

Nel programma hanno indicato, in particolare, la corretta intensità dell’esercizio fisico nel contesto riabilitativo e sottolineato i potenziali benefici del lavoro, al di sopra della soglia anaerobica.

Aggiungere infatti periodi di esercizio fisico al di sopra della soglia anaerobica può migliorare:

  • lo smaltimento di acido lattico;
  • lo smaltimento di ioni idrogeno, fattori che predispongono i soggetti obesi affetti da Covid-19 a insufficienza multiorgano;
  • la secrezione ormonale dell’ormone della crescita (GH) che gioca un importante ruolo immunomodulatorio.

L’esercizio fisico aerobico a lungo termine può migliorare la riduzione della leptina contribuisce alla cosiddetta tempesta citochinica che spesso prelude a un esito negativo dell’infezione da Covid-19.

Gli specialisti di Auxologico propongono un programma di allenamento a moderata intensità e al di sotto della soglia anaerobica con, alla fine della sessione di esercizio, un carico di lavoro al di sopra della soglia anaerobica, per cogliere i benefici di entrambi gli esercizi.

In questo modo, la propensione del soggetto con obesità ad andare incontro a gravi conseguenze in caso di infezione da Covid-19, può essere contrastata e le sequele sistemiche e cardiorespiratorie, che possono verificarsi dopo tale infezione, possono essere superate.

I soggetti con comorbilità associate all’obesità dovrebbero evitare l’esercizio fisico ad alta intensità.