Distretti del Cibo in Trentino: approvate le regole


Comparto agricolo della Provincia di Trento: approvate le regole per la costituzione dei Distretti del Cibo e apertura del bando per gli investimenti

distretti del cibo

Con due deliberazioni della Giunta provinciale di Trento, si delineano due importati opportunità per lo sviluppo del settore agricolo provinciale. Con il primo provvedimento, infatti, si aprono i termini per la presentazione di domande finalizzate ad ottenere il sostegno per investimenti volti ad accrescere la competitività delle aziende e per favorire innovazione e sviluppo del settore. In particolare, la Giunta provinciale ha approvato l’apertura del bando 2021 per le domande di aiuto per l’Operazione 4.1.1 (sostegno a investimenti nelle aziende agricole) a valere sul Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020, prorogato in sede comunitaria per gli anni 2021 e 2022.

Le domande potranno essere presentate fino al 15 dicembre 2021.

La dotazione finanziaria attuale è di circa 750.000 euro alla quale andranno ad aggiungersi ulteriori risorse non appena sarà formalmente approvato dalla Commissione europea l’aggiornamento del piano finanziario del PSR, attraverso il quale si mettono a disposizione le risorse connesse al nuovo settennio programmatorio 2021-2027.

Tra le iniziative ammissibili per gli aiuti rientrano investimenti strutturali e per macchinari e attrezzature, per le aziende agricole operanti sia nel comparto vegetale sia in quello zootecnico. Ammissibili anche gli interventi per la sistemazione di fondi agricoli, per la viabilità aziendale, elettrificazione poderale e rete fognaria e per l’approvvigionamento di fonti rinnovabili per le esigenze aziendali.

Con il secondo provvedimento, la Giunta provinciale ha approvato i criteri per la costituzione la gestione e lo sviluppo dei distretti del cibo, di recente introdotti a livello provinciale con la legge n. 16/2021.

Attraverso questo provvedimento, sottolinea l’Amministrazione provinciale, si creano le condizioni affinché gli attori del settore agricolo provinciale possano dar vita a forme aggregative a livello di filiere produttive, che possano poi favorire processi di sviluppo ulteriore sui fronti della competitività e della sostenibilità.