Caffè, la moka cede il passo a cialde e capsule


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Se un tempo la moka era il simbolo indiscusso del caffè da bere a casa, a colazione o dopo pranzo, oggi non è più così: le caffettiere tradizionali, stando a quanto evidenziato da ricerche di settore, sono state surclassate dalle monodosi preconfezionate. Cialde e capsule, negli ultimi anni, hanno conquistato percentuali sempre più ampie di mercato, come testimoniato da un trend notevolmente accentuato dallo scoppio della pandemia e dal lockdown nazionale dello scorso anno.

L’evoluzione del mercato di cialde e capsule

Il crescente successo delle monodosi preconfezionate è testimoniato dalla percentuale di italiani che preferiscono la moka: nel 2016 sfiorava il 60% mentre ora è poco sopra il 37%, secondo i dati riportati dalla versione online de Il Mattino. Di contro, cialde e capsule hanno guadagnato il favore dei consumatori, passando dal 28,8% a quasi il 40%. Si tratta di una netta inversione di tendenza, dovuta a diversi fattori; il primo è rappresentato dalla maggiore praticità delle dosi singole, semplici da utilizzare e preconfezionate con una quantità di caffè tale da ottenere una sola tazzina, evitando così sprechi di macinato.

In secondo luogo, il segmento di cialde e capsule gode della spinta dell’e-commerce; molte torrefazioni, infatti, utilizzano i canali digitali per commercializzare i propri prodotti. Sia i marchi internazionali sia le principali aziende nazionali, come ad esempio la lombarda Gimoka, sfruttano in maniera sempre più assidua le potenzialità dello shopping digitale, affidandosi anche ad e-commerce specializzati come Outlet Caffè.

In aggiunta, non va sottovalutato l’impatto del Covid-19 sul mercato delle cialde; nel 2020, le vendite hanno fatto registrare una crescita vicina al 20%, nettamente superiore al 2.8% dell’anno precedente. Ciò può essere attribuito alle restrizioni imposte per il contenimento dell’emergenza sanitaria: le chiusure periodiche di bar e ristoranti ha costretto milioni di utenti a consumare più caffè in casa e, fisiologicamente, molti di questi hanno optato per la soluzione più pratica, ossia cialde e capsule per le macchine espresso.

In questa ottica, non vanno sottovalutati i tanti vantaggi offerti dalle monodosi preconfezionate di caffè; oltre ad essere pratiche, cialde e capsule sono un prodotto versatile. Questa prerogativa è dovuta anzitutto all’adozione di uno standard comune (ESE, ossia Easy Serving Espresso): le monoporzioni in commercio, infatti, hanno dimensioni predefinite (38 mm, 44 mm e 55 mm) e molte possono essere adoperate anche in macchinari prodotti da torrefazioni diverse. In tal caso, si parla di capsule e cialde ‘compatibili’ mentre se sono prodotte dallo stesso marchio della macchina espresso si definiscono ‘originali’.

La crescita del mercato del caffè

L’incremento delle vendite delle monodosi preconfezionate si inserisce in un più ampio quadro di crescita complessiva del mercato del caffè. Secondo le stime preliminari elaborate dall’ICO (International Cofee Organization), nel 2021 è atteso un aumento del consumo di caffè pari all’1.3%, un dato confortante dopo il calo registrato nel corso del 2020. Allo stesso modo, anche la produzione di caffè pare destinata ad aumentare, con un tasso di incremento dell’1.9% rispetto all’anno precedente.

Per quanto concerne il mercato del caffè solubile, all’interno del quale rientrano cialde e capsule, i dati pubblicati dall’Organizzazione Internazionale del Caffè hanno evidenziato un trend in netta crescita nel corso del 2020, in aperta contrapposizione con i dati relativi al 2019. Nello specifico, le capsule rappresentano il 32% delle vendite complessive di caffè solubile e, durante l’ultimo anno, hanno fatto registrare un incremento delle vendite pari al 4.3%. La crescita delle vendite e dei consumi sarà supportata da un aumento della produzione: il raccolto di arabica crescerà del 5.2% mentre i paesi più produttivi saranno quelli del Sud America (Brasile e Colombia soprattutto), dal quale arriverà quasi il 50% della produzione mondiale.