Doppia mascherina contro il Covid: cosa dice la scienza


Usare una doppia mascherina, di stoffa e chirurgica, può aumentare il livello di protezione contro il Coronavirus? Ecco cosa dicono le ricerche scientifiche

Doppia mascherina, coronavirus

L’emergenza sanitaria da un anno a questa parte ormai, condiziona la vita di ciascuno di noi. Complice la diffusione delle varianti, in particolare quella inglese, il dibattito è molto acceso tra chi sostiene sia più utile difendersi con una doppia mascherina (stoffa+chirurgica) e chi, invece, ritiene sia più opportuno portarne una, ma come si deve.

Vediamo quali sono i pro e i contro dell’utilizzo di due mascherine o di una sola.

Il contagio tramite aerosol

Uno studio, pubblicato sulla rivista Pnas, ha posto l’accento sull’importante ruolo rivestito da quelle piccole particelle sotto il micron di grandezza trasmissibili per via aerea che contribuirebbero notevolmente a diffondere il contagio.

Prendendo in esame quanto accaduto a bordo della nave da crociera Diamond Princess, sulla quale vi erano a bordo 3.711 passeggeri di cui 770 risultati infetti, i ricercatori hanno dimostrato come il contagio sia avvenuto per trasmissione airborne, ovvero tramite aerosol, non solo con contatti ravvicinati, ma anche con persone a distanza.

Singola o doppia mascherina: come proteggersi?

Prima di entrare nel merito della discussione, è bene comprendere che il SARS-CoV-2 si può trasmettere tramite droplet (goccioline di salive) o aerosol (nebbia salivare).

Per questo è bene considerare la capacità di filtraggio di una mascherina: per esempio quelle di comunità o di stoffa, proteggono meno delle chirurgiche che, a loro volta, sono meno efficaci delle FFP2 e delle FFP3.

Inoltre, è importante usare correttamente la mascherina perchè ci sono fattori che ne possono pregiudicare la sicurezza. Tra questi:

  •  l’aderenza al viso;
  •  la modalità con cui si indossano;
  •  il non maneggiarle sempre dalle estremità.

L’uso della doppia mascherina può garantire una miglior protezione e può contribuire a colmare gli spazi vuoti lasciati dalla prima, ma, va detto, può avere anche delle controindicazioni: se la respirazione diventa difficile, significa che la barriera naso-bocca è sin troppa eccessiva.

La soluzione più ragionevole

Indossare una mascherina che si adatti bene al proprio viso è il primo presupposto che dovrebbe guidarci alla scelta.

Successivamente è utile pensare in quali contesti ci esponiamo: un conto, infatti, è la passeggiata all’aperto ed un altro il trasferimento su mezzi pubblici o la permanenza prolungata in luoghi chiusi e in presenza di più persone.

Di norma, comunque, una FFP2 validata, monouso e indossata per massimo 7/8 ore consecutive, è sicuramente il dispositivo di protezione individuale più ragionevole.