Cotral, il volante è rosa: è l’azienda con più autiste


Cotral è l’azienda di tpl con più donne al volante in Italia: la Dire ha intervistato alcune impiegate dell’azienda di trasporti extraurbani

Cotral è l’azienda di tpl con più donne al volante in Italia: la Dire ha intervistato alcune impiegate dell’azienda di trasporti extraurbani

I tempi stanno cambiando, per fortuna, e oggi tra i lavori che non sono più ad appannaggio maschile c’è da annoverare anche l’autista di autobus. E’ quello che emerge dai dati dell’osservatorio sui trasporti: Cotral è tra le aziende del trasporto pubblico locale con più donne alla guida, sono infatti 371 le donne su 2885 dipendenti, di queste 210 sono autiste e verificatrici, circa il 12%. Ma quali sono state le reazioni di colleghi e pendolari? La Dire (www.dire.it) lo ha chiesto direttamente ad alcune impiegate dell’azienda di trasporti extraurbani. “Nel 2007 è uscito questo concorso delle Pari opportunità e ci ho voluto provare – racconta Vittoria, autista – all’inizio non è stato semplice perché avevo delle bambine piccole, però la tenacia e lo spirito di competizione con gli uomini non mi manca”. La situazione è cambiata all’interno dell’azienda, ma non è così in tutti gli ambienti come racconta Francesca, responsabile del servizio Roma-Latina, “mi è capitato di andare a degli incontri di lavoro in cui i miei colleghi venivano chiamati ingegneri, anche qualcuno che non lo è, e io venivo chiamata signora”.

Tutti i pregiudizi sono caduti una volta che si sono fatte conoscere “all’inizio sia i passeggeri che i colleghi- ci spiega Laura- ti guardano con un occhio diverso perché questo è stato sempre un lavoro ad appannaggio degli uomini, poi però con il tempo tutto cambia”.

Si sentiva spesso “la diceria popolare della donna al volante pericolo costante, ma poi –  confida Vittoria – quando imparano a conoscerti cambia tutto; spesso ho ricevuto i complimenti per come guido, diciamo che noi donne abbiamo una guida più morbida e siamo più attente”.

Su strada succede un po’ di tutto come conferma Francesca “ricordo una donna che era su uno dei nostri autobus che ha avuto le doglie durante il viaggio, la squadra di controllori le è stato vicino in attesa dell’ambulanza, la cosa ancora più bella è stata incontrarla di nuovo con il suo bambino in braccio”.