Allergia al nichel: alcuni cibi sono da evitare


L’allergia al nichel può essere anche legata al consumo di alcuni alimenti come il cioccolato, la farina integrale, il mais, le margarine vegetali

L’allergia al nichel può essere anche legata al consumo di alcuni alimenti come il cioccolato, la farina integrale, il mais, le margarine vegetali

Il nichel è una sostanza che può dare allergia al suo contatto, una situazione che si verifica spesso quando si indossano oggetti in metallo (bigiotteria, cerniere, spille, fibbie ecc.), che rilasciano questa sostanza sulla pelle provocando lesioni cutanee come eczemi.

Ma non solo, l’allergia al nichel può essere anche legata al consumo di alcuni alimenti, come sottolinea la dottoressa Rosa Micoli, responsabile dell’Unità Operativa di Allergologia e specialista dell’Ambulatorio per le allergie alimentari di Humanitas Gavazzeni Bergamo: «Abbiamo sempre più a che fare con pazienti che denunciano sintomatologie cutanee, in genere in associazione a sintomi gastroenterici, legati esclusivamente al nichel introdotto attraverso gli alimenti».

Il nichel naturale e il nichel “indotto”

«In alcuni soggetti particolarmente sensibili – prosegue la dottoressa Micoli –, che magari hanno un’importante dermatite allergica da contatto, ma anche in soggetti che non hanno un’evidenza grave di dermatite, l’assunzione di nichel può provocare sintomi di natura gastrointestinale».

In genere, il nichel che può provocare un’allergia in soggetti particolarmente sensibili è quello presente in modo del tutto naturale in alcuni alimenti come il cioccolato, la farina integrale, il mais, le margarine vegetali. Ma ci sono anche situazioni in cui lo stesso elemento viene aggiunto, negli alimenti, dall’uomo.

«Non si tratta a dire il vero di un inserimento diretto – spiega la specialista di Humanitas Gavazzeni –, ma di una condizione che si può verificare nelle varie fasi di preparazione e conservazione dei cibi. Per chi è sensibilizzato al nichel potrà per esempio essere un problema l’ingestione di cibi che sono stati conservati in contenitori di alluminio. Ma anche la fase della cottura, se eseguita in pentolame di metallo, può apportare una maggiore introduzione di nichel, tale da scatenare un’allergia. E lo stesso discorso può essere fatto nei confronti degli alimenti già pronti e confezionati, a seconda dei materiali che vengono utilizzati per la loro conservazione».

Un vaccino contro l’allergia al nichel

L’allergia da nichel per ingestione di alimenti, come già accennato, procura disturbi sia esterni che interni. «Si tratta di una forma di allergia che colpisce di preferenza le donne – conclude la dottoressa Micoli – e che si manifesta a livello cutaneo con le manifestazioni proprie della dermatite da contatto, eritema e desquamazione, e a livello intestinale con i tipici sintomi gastroenterici, tra cui bruciore di stomaconauseagonfiore e crampi addominali. Non esiste una vera è propria possibilità di prevenire questo tipo di allergia, se non quello di cercare di evitare almeno gli alimenti che contengono questo elemento in natura. Ma, anche se pochi lo sanno, è possibile sottoporsi a un vaccino che offre buoni risultati, sia per quanto riguarda i problemi legati alla pelle, sia per quelli relativi all’apparato digerente».