Schiena meno dritta per i bambini sedentari


I bambini con la schiena dritta sono quelli che si muovono ogni giorno. Attività sane come sport di squadra e allenamento individuale aiutano i piccoli

I bambini con la schiena dritta sono quelli che si muovono ogni giorno. Attività sane come sport di squadra e allenamento individuale aiutano i piccoli

Sempre curvi sullo smartphone, gobbi per timidezza o pigrizia. I ragazzi e gli adolescenti di oggi vanno incontro più che mai a problemi di schiena: dalla scoliosi, alla lordosi fino alla cifosi. Il motivo? La scarsa mobilità e la pigrizia che li incolla ai dispositivi elettronici e li tiene lontani dalle attività più sane come sport di squadra e allenamento individuale. Il professor Nicola Portinaro, responsabile di Ortopedia pediatrica in Humanitas e docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Milano, spiega l’importanza per i bambini di muoversi ogni giorno, specialmente al fine di migliorare una postura sbagliata.

Rivoluzione digitale e posturale

La fine del Novecento ha portato con sé una rivoluzione posturale, prima che culturale. Il rapporto uomo-computer-smartphone, oltre a cambiare abitudini ed intere economie, ha cambiato anche il modo di stare al mondo fisicamente. E il primo riflesso di questo cambiamento è quello sulla postura.

«La digitalizzazione ha cambiato il nostro mondo e inevitabilmente quello dei giovanissimi – ha detto anche il professor Portinaro -. Come ogni forma di progresso non possiamo opporci ma dobbiamo adattarci, mantenendo alcuni punti fermi: i bambini hanno bisogno di muoversi ogni giorno perché tutto il loro corpo sia usato costantemente. Un minimo di attività fisica giornaliera è essenziale per la buona salute di ossa, muscoli, cuore, apparato respiratorio, articolazioni e tendini. Meglio se praticano uno sport, dal nuoto al tennis alla scherma purché si divertano. Lasciamoli provare varie attività e scegliere liberamente: è stato sfatato il luogo comune su alcuni sport considerati “asimmetrici”, come il tennis, che se praticato due volte la settimana va benissimo, perché stimola la coordinazione occhi-mani-piedi e favorisce la flessibilità grazie ai continui cambiamenti di postura. I bambini sono stimolati se un’attività è praticata con un genitore: un esempio sono le mie tre figlie, che fin da piccole hanno praticato Krav Maga, una tecnica di autodifesa inventata dall’esercito israeliano che unisce coordinamento e velocità. Ci siamo iscritti tutti insieme ma hanno poi continuato da sole”.