Amave: a Genova un Polo per digitalizzazione delle imprese


A Genova nasce Amave, un Polo di innovazione europeo per la digitalizzazione delle imprese: il Cnr guiderà la cordata di aziende e istituzioni

Il Centro di competenza Start 4.0, di cui il Cnr è coordinatore, guiderà la cordata di aziende e istituzioni coinvolte nella realizzazione del polo “Maritime Infrastructures and Digital Technologies Hub” (Amave), nuova infrastruttura europea che fornirà supporto alle imprese e favorirà  il trasferimento tecnologico in settori digitali strategici con specifico riferimento alla Blue Economy.

La lista delle aggregazioni nazionali che andranno a far parte della rete europea di Poli innovazione digitale (EDIH) dopo l’approvazione definitiva della Commissione Europea il prossimo aprile è stata comunicata dal Ministero dello sviluppo Economico: tra questi soggetti c’è AMAVE, una sorta di Centro di Competenza europeo, che avrà sede a Genova, e che riunirà le principali realtà territoriali liguri in ambito di innovazione: Università di Genova, Cnr, Istituto italiano di tecnologia (IIT), Liguria Digitale, DIH Liguria, Compagnia delle Opere Liguria, EDI Confcommercio, Gruppo Istituto San Paolo (ISP), CINI, CNIT, Istituto Superiore di Sanità (ISS), incubatore BIO4DREAMS, che agiranno sotto il coordinamento di Start 4.0.

 

Il Polo sarà focalizzato alla Blue Economy con riferimento al bacino della Regione Liguria: l’obiettivo è quello di fornire supporto alle imprese, nuovi servizi e favorire il trasferimento tecnologico dalla ricerca all’impresa riguardo le tecnologie digitali strategiche per l’economia digitale di oggi e di domani: intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni, cybersecurityNello specifico, AMAVE si occuperà di far crescere la digitalizzazione nei settori della filiera della cantieristica, movimentazione di merci e passeggeri via mare, tutela ambientale, servizi turistici e ricreativi e filiera ittica. Si riconosce nel mare un motore di ripresa per l’economia non solo locale ma nazionale ed europea, mettendo a fattor comune le esperienze maturate dalle eccellenze del territorio a livello tecnologico si punterà inoltre allo sviluppo della politica marittima integrata in una visione europea di crescita sostenibile, rendere più sicure e veloci le procedure doganali presso i nostri porti e coniugando il settore dell’economia del mare con quello della salute si svilupperanno soluzioni innovative nell’ambito della telemedicina navale.

Il progetto dei poli di innovazione digitale europei rientra nell’ambito del Digital Europe Programme, l’iniziativa di digitalizzazione al quale la Commissione Europea ha destinato 7.5 miliardi di euro nel bilancio pluriennale 2021-2017.