Il Procuratore Falvo tra i banchi di scuola


Il Procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, inaugura l’anno accademico 2020-2021 dell’Istituto di Criminologia

Il Procuratore Falvo tra i banchi di scuola

E’ stato Camillo Falvo Procuratore di Vibo Valentia, da un anno subentrato a Bruno Giordano, scomparso prematuramente, a inaugurare l’apertura dell’anno accademico 2020-2021, dell’Istituto di Criminologia di Vibo.

Una figura apprezzata quella del Procuratore Falvo, soprattutto per la semplicità con la quale ha aperto la discussione sull’argomento molto attuale “Scuola, devianza e crimine” che è stato da colonna, d’inizio dell’anno. Vuole sapere dagli studenti presenti, per alzata di mano, quanti sono coloro che vengono da fuori provincia, oltre ai locali.  E, apprezza l’interesse di molti giovani per una materia di spicco, che potrebbe essere di cambiamento: “È un buon segnale per Vibo”.

Sciorina con etimo deciso: in che modo la devianza, il crimine può essere collegata alla scuola. E racconta l’argomento episodico che silenzia la platea, parla della sorte di un giovane di Mileto per un atto inconsulto, finito poi, appunto, con l’uccisione dell’amico quindicenne, per aver postato un like su Facebook. Sulla pagina di una ragazza che piaceva a entrambi. Inutile dire che la famiglia del giovane omicida appartiene al Clan che sarebbe al vertice di un’organizzazione che trafficava cocaina con il sud America. Ecco il distorto concetto di onore che impone, spesso, la famiglia d’appartenenza.

L’uso e l’abuso illegale di armi va punito e nel 2018-2019 c’è stato un lavoro enorme di repressione non solo in Calabria. Secondo i criteri della scienza statistica, che di scientifico hanno veramente poco, le norme sulla giustizia appaiono spesso deleterie proprio per dati insufficientemente affidabili.

Destabilizzando non solo il concetto dell’autorità giudiziaria, ma mettendo in discussione il lavoro certosino delle forze dell’ordine. “ bisogna rispettare le tabelle di marcia!” aggiunge Falvo, “Creando una contro-cultura”. Ma mette anche in discussione chi, con faciloneria, “ si riempie la bocca di legalità”, e continua “ la legalità è capire il senso e rispettarla, è quel patto sociale che consente di prosperare”una cosa seria.

Ma il sommo picco d’emozione sale, quando prima di andarsene, dice alle giovani matricole che “ La terra che non ha legalità, non ha speranza! Buon anno accademico a tutti!” E rimbomba nell’aula Magna un grazie corale.

Il Magnifico Rettore Saverio Fortunato è coadiuvato da due cattedratici professori Elena Baldi di diritto penale, che riprende il pensiero della preside di un Istituto di Rosarno. Si sofferma nell’interazione tra i magistrati e gli studenti. Nei luoghi comuni in cui il giudice non tentenna a tendere la mano ai giovani.

Stessa cosa il professore di diritto Penale Fausto Malucchi, un intervento sulla formazione scolastica collegandolo al caso di Mileto.

Il Palazzo Gagliardi del XIX secolo, oggi, sede dell’Istituto di Criminologia di Vibo Valentia, ubicato sull’arteria principale della cittadina, era la decorosa dimora di Enrico e Caterina Gagliardi. I quali, amavano ospitare gente, soprattutto vita civile e culturale, ma particolarmente desideravano una casa comunale dell’Universitas nella loro terra, il sogno che il professor Saverio Fortunato sta esaudendo.