Sclerosi multipla: nuovi dati per lo studio DAYBREAK


Celgene annuncia i risultati preliminari dello studio DAYBREAK a lungo termine: conferme di efficacia per ozanimod nei pazienti con forme recidivanti di sclerosi multipla

Celgene annuncia i risultati preliminari dello studio DAYBREAK a lungo termine: conferme di efficacia per ozanimod nei pazienti con forme recidivanti di sclerosi multipla

Celgene, ora parte di Bristol-Myers Squibb  (NYSE:BMY) ha annunciato i risultati preliminari dello studio di estensione di fase 3 DAYBREAK, in aperto, che dimostrano il profilo di efficacia e di sicurezza a lungo termine di ozanimod nei pazienti con forme recidivanti di sclerosi multipla (MS). Lo studio ha incluso 2.494 pazienti che avevano precedentemente completato uno studio di fase 1, 2 o 3 con ozanimod, con una media di trattamento di 35,4 mesi nello studio DAYBREAK. Questi dati (Presentazione #P0217) saranno presentati al MSVirtual2020: 8th Joint ACTRIMS-ECTRIMS Meeting.

Nello studio DAYBREAK, non si sono verificati problemi di sicurezza a lungo termine con ozanimod. A 24 e 36 mesi, il 79% e il 75% dei partecipanti, rispettivamente, erano liberi da ricadute e a 3 e 6 mesi la progressione confermata della disabilità è stata osservata nel 10,8% e nell’8,6% dei partecipanti allo studio, rispettivamente. La percentuale di lesioni T2 nuove o in estensione per scansione a 24 mesi era simile, indipendentemente dal gruppo di trattamento dello studio originario (RADIANCE, SUNBEAM e studi clinici RPC01-1001), così come la percentuale di lesioni captanti gadolinio (GdE) a 24 mesi.

“Comprendere gli effetti terapeutici a lungo termine può aiutare i medici a individuare il trattamento più appropriato per i pazienti con sclerosi multipla. Lo studio DAYBREAK ci fornisce un importante quadro del profilo di sicurezza e di efficacia a lungo termine di ozanimod,” ha affermato Bruce Cree, M.D., Ph.D., M.A.S., ricercatore dello studio e Professor of Clinical Neurology, University of California San Francisco (UCSF) Weill Institute for Neurosciences and clinical research director, UCSF MS Center.

Nello studio DAYBREAK, su 2.494 pazienti trattati con ozanimod per un totale di 35,4 mesi, 2.039 (81,8%) hanno riportato eventi avversi dovuti al trattamento (TEAE), 236 (9,5%) erano gravi TEAE (SAE) e 56 (2,2%) hanno interrotto lo studio a causa di TEAE. I più comuni eventi avversi da trattamento erano nasofaringite (17,9%), emicrania (14%), infezione delle alte vie respiratorie (9,9%) e linfopenia (9,6%). Non si sono verificate gravi infezioni opportunistiche e i tassi di incidenza di TEAE e SAE aggiustati per l’esposizione sono diminuiti nel tempo.

“Siamo entusiasti di condividere al MSVirtual2020 i nuovi risultati dello studio DAYBREAK e di una gamma di studi che migliorano la nostra comprensione delle forme recidivanti di sclerosi multipla e la conoscenza su ozanimod,” ha dichiarato Mary Beth Harler, M.D., head of Immunology and Fibrosis Development, Bristol Myers Squibb. “Insieme ai nostri esperti, stiamo analizzando nuovi endpoint, il volume e la funzionalità cerebrale, che possono aiutare ad approfondire le conoscenze sul profilo di sicurezza ed efficacia di ozanimod e a far progredire la scienza a beneficio dei pazienti con sclerosi multipla che vivono questa malattia imprevedibile e invalidante.”

Lo studio DAYBREAK

DAYBREAK è uno studio di estensione a lungo termine in aperto (OLE), multicentrico, di Fase 3, randomizzato, in doppio cieco, double-dummy, con controllo attivo, a gruppi paralleli, disegnato per valutare la sicurezza e l’efficacia di ozanimod somministrato per via orale ai pazienti con forme recidivanti di sclerosi multipla (RMS).

I pazienti idonei, derivanti dagli studi RADIANCE, SUNBEAM e RPC01-1001, con diagnosi di sclerosi multipla recidivante, sono arruolati per ricevere il trattamento fino al termine dello studio DAYBREAK (circa 7 anni) o fino all’interruzione del programma di sviluppo. I pazienti sono trattati con ozanimod  0,92 mg (equivalente a ozanimod HCl 1 mg). In totale 2.639 partecipanti hanno completato gli studi clinici originari, e questa analisi preliminare (cutoff 20 dicembre 2019), comprende un totale di 2.494 partecipanti, con un’esposizione media a ozanimod (range) di 35,4 mesi (0,03–50,2) nell’estensione a lungo termine in aperto (OLE).

L’obiettivo primario dello studio era la valutazione della sicurezza nella popolazione complessiva.

La sclerosi multipla

La sclerosi multipla è una malattia nella quale il sistema immunitario attacca la guaina mielinica che ricopre i nervi. Il danno della mielina altera la comunicazione tra il cervello e il resto del corpo. Di conseguenza i nervi possono deteriorarsi – un processo attualmente irreversibile. La sclerosi multipla colpisce 700.000 persone in Europa e circa 2,5 milioni in tutto il mondo.

La sclerosi multipla recidivante (RMS), che comprende la sindrome clinicamente isolata, la malattia recidivante remittente e la malattia secondariamente progressiva, è caratterizzata da fasi ben definite di peggioramento della funzione neurologica. Questi attacchi – spesso indicati come ricadute, riacutizzazioni o esacerbazioni – sono seguiti da periodi di ripresa parziale o completa (remissioni), durante i quali i sintomi migliorano parzialmente o completamente senza progressione apparente della malattia. RMS è la forma più comune della malattia all’esordio, essendo diagnosticata nell’85% dei casi, rispetto alle forme primariamente progressive, presenti nel restante 10-15% dei pazienti.

Ozanimod

Ozanimod è un farmaco orale, modulatore del recettore della sfingosina 1-fosfato (S1P) che si lega con grande affinità ai sottotipi 1 e 5 dello stesso recettore. Ozanimod inibisce la capacità dei linfociti di fuoriuscire dai linfonodi, riducendone il numero nel sangue periferico. Il meccanismo con cui ozanimod esercita i suoi effetti terapeutici nella sclerosi multipla è sconosciuto ma potrebbe coinvolgere la riduzione della migrazione dei linfociti nel sistema nervoso centrale.

A marzo 2020, l’Agenzia regolatoria americana (Food and Drug Administration, FDA) ha approvato ozanimod per il trattamento dei pazienti adulti con forme recidivanti di sclerosi multipla (RMS). A maggio 2020, la Commissione Europea ha approvato ozanimod per il trattamento dei pazienti adulti con sclerosi multipla recidivante remittente (RRMS) e malattia attiva definita dalle caratteristiche cliniche o di imaging. Ozanimod è, inoltre, studiato per ulteriori indicazioni immuno-infiammatorie, come la Rettocolite Ulcerante e la Malattia di Crohn.