Conseguenze del Covid-19: la terapia riabilitativa


La terapia riabilitativa per i pazienti contagiati da Covid-19 e ricoverati in terapia intensiva: ecco gli strumenti per contrastare le conseguenze della malattia

Malattie reumatologiche e Covid-19: disponibili i dati sui pazienti del primo registro al mondo attivato dall’inizio della pandemia

Sebbene grande attenzione sia stata rivolta alla gestione della fase acuta della pandemia da COVID-19, trascorso il periodo di lockdown ora ci si concentra sui danni che l’ondata infettiva ha provocato. Fortunatamente, spiegano gli esperti del Niguarda, sono molti coloro che hanno superato la fase critica, tuttavia con esiti diversi, purtroppo anche molto significativi: ictus, embolia polmonare, infarto, encefaliti e vasculiti, fibrosi polmonare e anche sindrome da stress post traumatico. Chi ne ha fatto le spese sono quei malati che hanno trascorso un lungo periodo in terapia intensiva con necessità di essere intubati ed essere supportati da ventilazione invasiva.

Le principali problematiche causate dal COVID-19

La manifestazione più eclatante dell’infezione è sicuramente la polmonite che richiede terapie farmacologiche e di supporto prolungate. Spesso la fame d’aria (dispnea) e l’affaticamento anche a riposo sono gli aspetti più debilitanti. Nei reparti di degenza, quando all’ossigeno terapia viene ridotta, grande importanza rivestono le posture sui fianchi e la seduta, per favorire una miglior ventilazione polmonare. Successivamente il riadattamento allo sforzo, sia con esercizi specifici insegnati dal fisioterapista, che con l’assistenza alla stazione eretta ed al cammino, diventano fondamentali per il recupero di una mobilità autonoma.

Quali sono i fattori che portano i pazienti a dover affrontare complicanze rilevanti?

Non solo le persone in età avanzata hanno rappresentato il bersaglio preferito dal virus.
I pazienti che hanno subito le complicanze più rilevanti sono stati quelli con patologie pregresse, specie di tipo sistemico che determinano maggiore fragilità. Su tutte, le persone con diabete, obesità e nefropatia.

In cosa consiste la terapia riabilitativa per queste tipologie di pazienti?

L’attuale fase degli esiti rappresenta il terreno di gioco della riabilitazione che, necessariamente, ha un ruolo fondamentale per il recupero delle funzioni perse che inevitabilmente incidono sulla qualità di vita. Per i casi più complessi si è reso necessario un periodo di ricovero nel reparto di riabilitazione, in particolare per coloro che hanno avuto danni neurologici, in primis al sistema nervoso periferico, con perdita di forza specialmente agli arti inferiori. In questi casi, oltre alle difficoltà a muoversi e a camminare, si riscontrano danni alla cute (ulcere profonde) dovuti anche al prolungato allettamento.

Qual è la tempistica di recupero con la riabilitazione?

Il percorso riabilitativo è altamente personalizzato. Non è dunque facile stimare i tempi di recupero. Una volta appresi gli esercizi respiratori i pazienti li possono eseguire in autonomia al domicilio. Viceversa se sono presenti danni neurologici viene intrapreso un trattamento ambulatoriale che può durare tra le 4 e le 6 settimane.