Covid-19, nuova impennata di contagi: oggi 1367 casi


Covid-19, impennano ancora i contagi: sono 1367 i nuovi casi su oltre 93mila tamponi. I decessi nelle ultime 24 ore sono 13, 69 le persone in terapia intensiva

Covid-19, impennano ancora i contagi: sono 1367 i nuovi casi su oltre 93mila tamponi. I decessi nelle ultime 24 ore sono 13, 69 le persone in terapia intensiva

Sono 1.367, a fronte di 93.529 tamponi effettuati, i nuovi casi di Covid-19 registrati in Italia nelle ultime 24 ore. 13 i decessi. E’ quanto emerge dal quotidiano bollettino sul coronavirus emesso dal ministero della Salute. Le persone ricoverate in terapia intensiva salgono a 69, tre più di ieri come riferisce l’agenzia di stampa Dire (www.dire.it).

IN LOMBARDIA 269 NUOVI CASI E ZERO DECESSI. 2/3 POSITIVI DALL’ESTERO

Per il secondo giorno consecutivo in Lombardia non si registra alcun decesso attribuibile al covid-19, mentre sono 87 i nuovi guariti e dimessi. A fronte del numero di tamponi effettuati, pari a 16.561, sono 269 i nuovi positivi riscontrati, con un rapporto tra tamponi e numero di positivi pari a 1,6%. Di queste positivita’, “due terzi- come spiega l’assessore al Welfare lombardo, Giulio Gallera- sono determinate da rientri in Lombardia dall’estero”, mentre ben 214 dei casi positivi odierni “sono riferiti a persone con eta’ inferiore a 50 anni, 28 di questi sono minorenni”. Per quanto riguarda l’attivita’ di screening con i test molecolari negli aeroporti, a Malpensa sono stati eseguiti 10.800 tamponi, a Linate 1.024, mentre nello spazio allestito accanto alla Fiera di Bergamo (per chi proviene dallo scalo di Orio al Serio) 1.859. Pressoche’ tutti di nazionalita’ italiana (93%) i cittadini testati e’ italiano: il 56% rientrava dalla Grecia, il 40 dalla Spagna, il 2 dalla Croazia e altrettanti da Malta. Fra gli stranieri sottoposti a tampone, il 52% proviene dalla Spagna, il 43 dalla Grecia e il 5 dalla Croazia. Gallera annuncia gia’ 40.000 prenotazioni negli ambulatori allestiti dalle Asst della Lombardia, dove si effettuano test sierologici gratuiti e su base volontaria agli insegnanti e operatori scolastici. “Ricordiamo che l’incremento dei casi positivi, in Lombardia come nelle altre regioni, va sempre rapportato al numero dei tamponi effettuati”, sottolinea l’assessore, “senza mai dimenticare che, se si ragiona in termini di confronti assoluti, il numero degli abitanti della Lombardia e’ pari a 1/6 della popolazione nazionale”.

BOOM POSITIVI IN TOSCANA: +161, 18 DALLA SARDEGNA

In Toscana il numero dei nuovi casi di covid si impenna: dai 6.084 tamponi effettuati, oggi sono stati riscontrati 161 positivi in piu’ rispetto a ieri, quando erano 34 (a fronte di 3.874 tamponi). Del totale dei nuovi contagi 21 sono stati identificati in corso di tracciamento e 140 da attivita’ di screening. E si registra anche un nuovo decesso: un uomo di 74 anni, a Lucca. L’eta’ media dei nuovi positivi (11.414 da inizio pandemia) e’ di circa 36 anni e di questi 81 sono ricollegabili a rientri dall’estero, di cui 69 dalle vacanze (25 Spagna, 25 Grecia, 16 Croazia, 3 Malta). Ventuno, invece, sono quelli di rientro da altre regioni italiane (18 dalla Sardegna). Per quanto riguarda gli stati clinici, il 75% e’ risultato asintomatico, il 19% pauci-sintomatico. Il 14% della casistica e’ un contatto collegato a un precedente caso. I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 9.083 (79,6% dei casi totali). Sono questi i dati accertati dalla Regione e trasmessi nel bollettino giornaliero.

NEL LAZIO 162 NUOVI CASI (121 A ROMA), 45% PER RIENTRI DA SARDEGNA

“Oggi nel Lazio si registrano 162 casi e un decesso, di questi 121 sono a Roma. Si conferma una prevalenza dei casi di rientro e in particolar modo con link dalla Sardegna (45%). L’indice Rt decresce per la seconda settimana consecutiva con un valore pari a 0.42 dovuto ai casi importati e asintomatici”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alla Sanita’, Alessio D’Amato. “Buona la capacita’ di monitoraggio e di indagine sui contatti- continua D’Amato-. E’ quadruplicato nell’ultima settimana il numero dei tamponi effettuati ai drive-in e al Porto di Civitavecchia e’ stato potenziato il drive-in con i test rapidi. Si ringraziano tutti gli operatori sanitari nonche’ la collaborazione di tutte le autorita’ interessate per lo straordinario lavoro. Per i test agli imbarchi verso l’isola siamo in attesa della firma dell’accordo di reciprocita’ con la Regione Sardegna e il Governo. Per quanto riguarda l’indagine di sieroprevalenza nelle scuole buona l’adesione e i primi risultati dei livelli di sieroprevalenza sono in linea con l’indagine Istat”.

“Nella Asl Roma 1 sono 37 i casi nelle ultime 24h e di questi trentacinque sono di rientro, trentadue con link dalla Sardegna, uno dalla Grecia, uno dall’Olanda e uno dalla Spagna. Sono due i casi individuati in fase di pre-ospedalizzazione- continua D’Amato- Nella Asl Roma 2 sono 42 i casi nelle ultime 24h e tra questi ventidue sono di rientro, otto con link dalla Sardegna, tre dalla Sicilia, due dalla Croazia, due dalla Spagna, due dalla Grecia e cinque con indagine epidemiologica in corso. Nella Asl Roma 3 sono 42 i casi nelle ultime 24h e tra questi trentacinque sono casi di rientro, trentuno hanno link dalla Sardegna, due da Ibiza (Spagna), uno dalla Grecia e uno da Olanda. Sono cinque i casi che hanno link con il cluster della festa in spiaggia a ferragosto ad Ostia. Nella Asl Roma 4 sono 4 i casi nelle ultime 24h e tra questi un caso con link dalla Sardegna e due con link al cluster del locale ‘Malaspina’ dove e’ in corso l’indagine epidemiologica. Nella Asl Roma 5 sono 5 i casi nelle ultime 24h e si tratta di un caso con link dalla Sardegna, un caso individuato in fase di pre-ospedalizzazione e un caso con link al cluster del CAS un Mondo Migliore di Rocca di Papa dove e’ in corso l’indagine epidemiologica. Nella Asl Roma 6 sono 16 i casi nelle ultime 24h e tra questi sette con link dalla Sardegna e nove sono contatti di casi gia’ noti e isolati”. “Nelle province si registrano 16 casi e zero decessi nelle ultime 24h- conclude D’Amato- Nella Asl di Latina sono tre i casi e si tratta di contatti di casi gia’ noti e isolati. Nella Asl di Frosinone si registrano dieci casi e di questi otto sono di rientro, cinque con link da Sardegna, uno da Puglia, uno da Emilia-Romagna e uno da Veneto. Nella Asl di Viterbo sono tre i casi e sono due con link dalla Sardegna e uno dalla Spagna”.

IN CAMPANIA 135 CASI DI COVID-19, 41 RIENTRI DA SARDEGNA E 30 DALL’ESTERO

Anche nelle ultime 24 ore in Campania i contagi superano quota 100. Il bollettino di oggi (aggiornato alle 23:59 di ieri) dell’unita’ di crisi della Regione evidenzia 135 nuovi contagi con 71 casi rientro (41 dalla Sardegna e 30 dall’estero). I tamponi processati sono 3.026.
Il totale complessivo dei positivi supera quota 6mila arrivando a 6.111 contagi su 393.265 tamponi effettuati dall’inizio emergenza. C’e’ anche un caso di decesso nelle ultime 24 ore (il totale dei morti da Covid-19 sale a 443) mentre sono tre i nuovi guariti (totale 4.373).

IN EMILIA-ROMAGNA CASI POSITIVI QUASI RADDOPPIATI RISPETTO A IERI

Sono quasi raddoppiati i casi positivi di Covid-19 in Emilia-Romagna. Il bollettino delle ultime 24 ore indica oggi 31.214 casi di positivita’, 120 in piu’ rispetto a ieri (quando erano 65 sul giorno prima), di cui 67 asintomatici individuati nell’ambito delle attivita’ di contact tracing e screening regionali. E resta alto il numero di tamponi giornalieri, visto che oggi sono piu’ di 10.700: per la precisione sono stati 10.757, per un totale di 853.910. A questi si aggiungono anche 1.600 test sierologici. E i casi attivi, ossia il numero di malati effettivi, a oggi sono 2.301 (112 in piu’ di quelli registrati ieri). Non si registra nessun decesso in tutta l’Emilia-Romagna, cosi’ come ieri. Dei 65 casi positivi di ieri, rintracciati sulla base del numero record di 11.052 tamponi, i sintomatici erano 33. Dei 120 nuovi casi di oggi, 33 erano gia’ in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 66 sono stati individuati nell’ambito di focolai gia’ noti. Sono 10 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Il numero di casi di rientro da altre regioni e’ pari a 15. L’eta’ media dei nuovi positivi di oggi e’ pari a 30 anni. Su 67 nuovi asintomatici, 18 sono stati individuati attraverso gli screening e i test introdotti dalla Regione, 44 grazie all’attivita’ di contact tracing mentre 3 casi sono emersi dai test pre-ricovero e 2 non sono ancora noti. Per quanto riguarda la situazione sul territorio, le province che presentano il maggior numero di casi sono Ravenna (24), Bologna (21), Forli’-Cesena (21), Ferrara (14) e Modena (10).

PREGLIASCO CONTRO I NEGAZIONISTI: SFIDANO LA SORTE POI…

“Questa situazione di negazionismo e’ legata al fatto che le persone vogliono gettarsi alle spalle la paura sfidando la sorte. Mio figlio ha fatto uno stage in una piccola azienda e la prima cosa che gli hanno detto e’: ‘La mascherina la mette chi ha paura’ e infatti se ne e’ andato”. Cosi’ il virologo Fabrizio Pregliasco, intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus.

“L’aspetto altruistico – ha proseguito – va a farsi benedire in una situazione vissuta come l’attesa di un meteorite che e’ la seconda ondata. È una sorta di ‘vita mia mors tua’, togliamo la paura e andiamo avanti in modo spavaldo. Poi succedono le cose come al ‘Billionaire’. La scelta di dire ‘apriamo le discoteche’ e ‘balliamo con le mascherine’ si e’ visto che non e’ compatibile”.

“Bisogna sperimentare le cose. Non voglio dire che e’ stato sbagliato aprire le discoteche. Non c’e’ la certezza di fare procedure esatte in questa situazione. Si va avanti per tentativi ed errori per verificare cosa si puo’ fare. Ci vedo un tentativo che non ha dato i risultati attesi”.

“La seconda ondata di Covid-19 – ha proseguito- e’ cio’ che la storia ci dice essere successa in pandemie del passato. Dobbiamo organizzarci per farci trovare pronti. In questo modo saremo in grado di gestire la convivenza con il virus che e’ passato da una diffusione epidemica a quella endemica”.

LE MASCHERINE SERVONO, CI VUOLE MASSIMA SICUREZZA

“Alcuni elementi possono sembrare eccessivi ma le mascherine nelle scuole servono. Ci sara’ una convivenza stretta nelle scuole, e’ un fatto naturale”.

“Il Servizio sanitario nazionale arranca nell’organizzare tamponi e altro- ha proseguito Pregliasco– È chiaro se gli diamo uno sgambetto rendiamo tutto piu’ difficile. Non e’ un caso che ci sia grande attenzione sulla scuola: 8 milioni di studenti e 2 milioni di docenti oltre le famiglie, meta’ della popolazione italiana e’ coinvolta. Lo Stato, dovendo garantire il diritto dovere dell’istruzione deve lavorare e proiettarsi in un’organizzazione che tenga conto al massimo della sicurezza”.

“Dal punto di vista della sanita’ pubblica l’obbligatorieta’ e’ la via piu’ semplice per ottenere l’immunita’ di gregge. Per questo virus, essendo non contagiosissimo rispetto per esempio al morbillo, servirebbe una copertura del 70%”.

“Ho letto lo studio di colleghi dell’Universita’ Cattolica- ha fatto poi sapere- che hanno riscontrato che ad aprile il 41% degli italiani non aveva intenzione di vaccinarsi. Intanto e’ fondamentale fare il vaccino antinfluenzale“.

VIRUS COVID-19 ORA SI STA RIORGANIZZANDO

Il virus e’ diventato un problema quando ha causato un sovraccarico del Sistema sanitario nazionale. La malattia e’ sempre uguale. Ora stiamo guardando la parte non visibile di un iceberg”.

“A dicembre e gennaio, nella fase iniziale, abbiamo avuto una crescita di casi banali arrivati da Wuhan in maniera inconsapevole- ha ricordato il virologo- Persone hanno cominciato a diffondere il virus, facendo crescere la parte sotto al mare, e alla fine si e’ determinata la visione della punta dell’iceberg con i casi piu’ gravi e di mortalita’. Ora questo iceberg si e’ sciolto con il lockdown, ma l’iceberg si sta riorganizzando. Per questo non dobbiamo far correre i focolai”.

Secondo Pregliasco c’e’ quindi l’idea “che noi riusciamo a governare la natura. Noi invece la scopriamo giorno dopo giorno- ha detto- e le risposte sono state calibrate sulle informazioni ottenute. La scienza va avanti per tentativi ed errori. A noi virologi e’ stato spesso chiesto di parlare in talk show, dove si discute solitamente di politica, ed e’ normale in quei format mettere in evidenza differenze che pero’ non ci sono. Sia le posizioni allarmistiche sia le altre hanno tutte un fondo di verita’. È vero che questo virus causa malattia banali nella maggior parte dei casi, solo l’1% delle persone colpite ha effetti pesanti, di mortalita’”, ha concluso.