Coronavirus e sarcoidosi: la ricerca va avanti


Coronavirus Covid-19 e sarcoidosi, prosegue l’indagine internazionale: sul sito dell’associazione ACSI è disponibile un secondo questionario rivolto ai pazienti

Coronavirus Covid-19 e sarcoidosi, prosegue l’indagine internazionale: sul sito dell’associazione ACSI è disponibile un secondo questionario rivolto ai pazienti

Dal mese di aprile, ACSI (Amici Contro la Sarcoidosi Italia Onlus) partecipa ad un’indagine internazionale sulla sarcoidosi. La ricerca, partita dall’Università di Cincinnati e voluta dal Prof. Robert Baughman, ‘guru’ della lotta alla sarcoidosi, ha intenzione di studiare come il COVID-19 si comporti in questi pazienti. Si intende, inoltre, tentare di capire se chi soffre di sarcoidosi sia più predisposto di altri a contrarre il virus SARS-CoV-2 e quali potrebbero essere le conseguenze di un eventuale contagio, anche tenendo conto delle terapie farmacologiche a cui il paziente è sottoposto per via della malattia.

A questo scopo, è stato sottoposto all’attenzione delle persone colpite da sarcoidosi un questionario totalmente anonimo, cui hanno risposto oltre 700 pazienti. I dati raccolti ad aprile sono già stati spediti oltre oceano. Contemporaneamente, ACSI ha raccolto alcuni dati aggiuntivi, per trarne informazioni legate al territorio nazionale. Tali dati sono ora al vaglio di alcuni ricercatori italiani.

Per tutto il mese di luglio è prevista una seconda fase di indagine, che completi, integri o comunque chiarisca qual è la situazione mondiale e nazionale a distanza di tre mesi. Fino alla fine del mese è infatti presente sul sito istituzionale di ACSI un secondo questionario, a cui chiunque – se paziente con sarcoidosi – può partecipare, anche chi non ha partecipato al primo.