Il caffè ha effetti positivi su digestione e disturbi digestivi


Consumare caffè può avere un impatto positivo sulla digestione e sui disturbi digestivi come la calcolosi biliare e la pancreatite: lo rivela un’analisi dell’ISIC

Consumare caffè può avere un impatto positivo sulla digestione e sui disturbi digestivi come la calcolosi biliare e la pancreatite: lo rivela un'analisi dell'ISIC

Consumare caffè può aiutare a ridurre il rischio di alcuni disturbi digestivi, come la calcolosi biliare e la pancreatite, oltre a favorire alcuni aspetti del processo digestivo, come la motilità intestinale e il benessere della flora batterica intestinale. Sono le conclusioni di un expert report stilato dall’Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC).

L’ISIC, un’organizzazione senza fini di lucro fondata nel 1990 e dedicata allo studio e alla divulgazione della scienza relativa al caffè e alla salute, ha valutato le ultime ricerche sugli effetti sulla digestione.

«L’effetto del caffè sulla digestione è un’area di ricerca in evoluzione. I dati indicano benefici contro i comuni disturbi digestivi come la costipazione, nonché una potenziale riduzione del rischio di patologie più gravi come le malattie epatiche croniche, dalla steatosi epatica non alcolica (NAFLD) ai calcoli biliari e alla pancreatite» ha commentato l’autore del rapporto Carlo La Vecchia del Dipartimento di Scienze cliniche e salute della comunità, Università di Milano.

Effetto benefico contro la calcolosi biliare

La calcolosi biliare è un comune disturbo digestivo causato dall’accumulo di calcoli biliari nella cistifellea o nel dotto biliare, che colpisce circa il 10-15% della popolazione adulta. Se ancora il meccanismo attraverso il quale il caffè può proteggere dalla malattia non è noto, è stato osservato che il rischio per la condizione diminuisce con l’aumentare del consumo giornaliero di caffè. Si ritiene che la caffeina svolga un ruolo in queste associazioni, dato che con il caffè decaffeinato non si osserva lo stesso effetto.

Un quesito comune tra i consumatori di caffè e un’area di interesse per la ricerca è la questione se la, bevanda sia associata a bruciore di stomaco o alla malattia da reflusso gastroesofageo. Il primo è una forma lieve di reflusso acido che può colpire occasionalmente la maggior parte delle persone, mentre il reflusso è una condizione cronica e grave di reflusso acido che colpisce fino a un adulto su cinque, caratterizzata da bruciore di stomaco frequente, rigurgito di cibo o liquidi e difficoltà deglutizione. Anche se un piccolo numero di studi ha suggerito un’associazione tra consumo di caffè e reflusso, la maggior parte delle ricerche esaminate suggerisce che il caffè non sia un fattore scatenante di questa condizione.

Benefici anche su microflora e motilità intestinale

Il rapporto ha anche preso in esame una crescente area di ricerca sulla salute e sulla nutrizione, ovvero l’effetto del caffè sulla microflora intestinale. Studi recenti hanno suggerito che le popolazioni batteriche che apportano benefici all’intestino, come le specie Bifidobacterium, aumentano dopo aver bevuto caffè, potenzialmente grazie all’azione di supporto della fibra alimentare e dei polifenoli presenti nel caffè su una crescita sana delle popolazioni batteriche della microflora intestinale.

Ulteriori risultati della ricerca evidenziati nel rapporto includono il fatto che il caffè può stimolare la motilità intestinale e la digestione, favorendo il rilascio di secrezioni gastriche, biliare e pancreatiche.

Secondo Lauri Wright, della University of South Florida, il caffè può effettivamente causare contrazioni muscolari nel tratto digestivo, che a loro volta potrebbero favorire i movimenti intestinali. «Il caffè stimola il movimento dei muscoli del colon, favorendo la peristalsi, causando così movimenti intestinali. Ha dimostrato di stimolare la motilità nel tratto digestivo, migliorando la digestione e l’escrezione» ha dichiarato.

Tuttavia sottolinea che, sebbene la caffeina possa stimolare le contrazioni intestinali, non dovrebbe essere considerata una soluzione alla costipazione. «Il caffè non è sicuramente considerato un trattamento per la costipazione né per nessuna delle altre malattie» ha concluso.