SMA: approvata la terapia genica Zolgensma


Atrofia muscolare spinale: arriva l’approvazione europea per Zolgensma, la prima terapia genica per due tipologie di pazienti con SMA 5q

Atrofia muscolare spinale: arriva l'approvazione europea per Zolgensma, la prima terapia genica per due tipologie di pazienti con SMA 5q

La Commissione europea ha concesso l’approvazione condizionale per onasemnogene abeparvovec per il trattamento di pazienti con atrofia muscolare spinale (SMA) 5q con una mutazione bi-allelica del gene SMN1 e una diagnosi clinica di SMA Tipo 1, oppure di pazienti con SMA 5q con una mutazione bi-allelica del gene SMN1 e fino a tre copie del gene SMN2. L’approvazione riguarda neonati e bambini con SMA fino a 21 kg di peso, secondo la posologia approvata.

Sviluppato dalla biotech AveXis, adesso parte di Novartis, il farmaco sarà messo in commercio con il marchio Zolgensma.

In Europa ogni anno nascono circa 550-600 bambini con la SMA, una rara malattia genetica neuromuscolare causata dalla mancanza di un gene SMN1 funzionante, con una conseguente perdita rapida e irreversibile di motoneuroni, che compromette le funzionalità muscolari, ivi incluse respirazione, deglutizione e il movimento di base.

Onasemnogene abeparvovec è una terapia genica somministrata un’unica volta nella vita del paziente  concepita per affrontare la causa genetica della malattia sostituendo la funzione del gene SMN1 mancante o non funzionante.

Somministrato in un’unica infusione per via endovenosa (ev), Zolgensma inserisce una nuova copia funzionante del gene SMN1 nelle cellule delpaziente, arrestando in tal modo la progressione della malattia. Secondo lo studio sulla storia naturale della SMA Pediatric Neuromuscular Clinical Research (PNCR), quasi tutti i pazienti di età inferiore ai cinque anni – e alcuni di età pari a 6, 7 o 8 anni – hanno un peso inferiore a 21 kg.

AveXis sta pianificando una formulazione del prodotto che consenta il trattamento di pazienti con un peso fino a 21 kg, e sta contestualmente lavorando con l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) nell’ottica di finalizzare i tempi per le forniture.

“L’approvazione da parte della Commissione Europea di Zolgensma rappresenta una svolta significativa per la comunità della SMA, e sottolinea ulteriormente il sostanziale valore clinico dell’unica terapia genica disponibile, portando nuova speranza a coloro che soffrono di questa malattia rara ma devastante”, ha dichiarato Dave Lennon, presidente di AveXis. “Anche nelle attuali condizioni di pandemia, l’urgente necessità di trattare la SMA ha promosso per Zolgensma – un medicinale potenzialmente salvavita somministrato in un’unica dose – la creazione di percorsi di accesso in Francia e in Germania. Abbiamo inoltre incontrato più di 100 organizzazioni e associazioni di stakeholder in tutta Europa per discutere del nostro programma di accesso “Day One”, volto a consentire un accesso rapido al medicinale, con opzioni personalizzabili concepite per funzionare anche nell’ambito dei quadri di prezzo e rimborso locali”.

La SMA rappresenta un onere significativo per i sistemi sanitari in Europa, con costi cumulativi per bambino stimati tra 2,5 e 4 milioni di euro solo nel corso dei primi 10 anni.

Zolgensma è una terapia genica somministrata un’unica volta nella vita del paziente, trasformativa e altamente innovativa per una malattia genetica devastante e progressiva, e il suo prezzo è stato deciso su scala globale in funzione del suo valore, anche se le decisioni finali su prezzi e rimborsi vengono prese a livello locale. Concepito per funzionare nell’ambito dei contesti di prezzi e rimborsi locali già esistenti, il programma di accesso “Day One” offre ai Ministeri della Salute e agli enti preposti al rimborso una varietà di opzioni flessibili, che possono essere implementate immediatamente, per supportare un accesso rapido e un rimborso ampio.

Grazie al programma di accesso “Day One”, i costi sostenuti per i pazienti trattati prima dell’entrata in vigore degli accordi nazionali su prezzi e rimborsi sono allineati ai prezzi basati sul valore negoziati in seguito a valutazioni cliniche ed economiche. Il programma mantiene l’integrità dei quadri di prezzo e rimborso locali, e vanta diverse opzioni personalizzabili, tra le quali:

• sconti retroattivi che fanno in modo che i costi di accesso anticipato siano allineati ai prezzi negoziati in seguito ai processi locali di valutazione clinica ed economica;
• pagamenti differiti e opzioni di rateizzazione, che consentono agli enti preposti al rimborso di gestire l’impatto sul bilancio durante la fase di accesso anticipato;
• ai pazienti trattati durante il periodo di accesso anticipato possono essere applicati sconti basati sui risultati, negoziati in seguito alle valutazioni cliniche ed economiche;
• solida formazione dei centri incaricati della somministrazione e del follow-up;
• accesso a RESTORE, un registro globale di pazienti con diagnosi di SMA che attinge ai registri nazionali esistenti.

L’accesso immediato a Zolgensma, in funzione delle indicazioni, sarà disponibile in Francia – attraverso il quadro ATU – a breve in Germania.

“L’approvazione odierna introduce progressi tangibili nello sfruttamento del potere trasformativo della terapia genica”, ha affermato il dottor Eugenio Mercuri, professore di Neurologia pediatrica presso l’Università Cattolica di Roma. “L’approvazione di Zolgensma fornisce ai medici un nuovo, importante strumento per curare i pazienti con SMA. I risultati che abbiamo osservato finora per Zolgensma nello studio clinico STR1VE mostrano uno straordinario tasso di sopravvivenza alla conclusione della sperimentazione, con la maggior parte dei pazienti che ha raggiunto traguardi funzionali – come sedersi senza supporto – che non sarebbero mai stati ottenuti in neonati non trattati”.

“SMA Europe riceve con grande entusiasmo la notizia dell’approvazione da parte della Commissione Europea di una terapia genica per il trattamento di alcuni membri della nostra comunità”, ha dichiarato Mencía de Lemus, Presidente di SMA Europe. “In questa tanto attesa terapia sono state riposte molte speranze. Spetterà ora a tutte le parti interessate fare in modo che i medici curanti, insieme ai genitori, possano scegliere la migliore opzione terapeutica, in base ai benefici che ciascuna di esse può offrire a ogni individuo. Raccogliere ulteriori dati sull’impatto di onasemnogene abeparvovec sulla vita dei pazienti sarà estremamente importante per comprendere meglio il potenziale di questa nuova terapia nel migliorare la vita di coloro che convivono con la SMA”.

L’approvazione CE è basata sui dati degli studi di fase III STR1VE-US e di fase I START (completati), che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di una singola somministrazione tramite infusione ev di onasemnogene abeparvovec in pazienti sintomatici con SMA tipo 1 di <6 mesi di età alla somministrazione, che avevano rispettivamente una o due copie del gene di backup SMN2, o due copie del gene di backup SMN2. Attualmente è in corso STR1VE-EU, uno studio simile di fase III. Zolgensma  ha dimostrato una prolungata sopravvivenza libera da eventi, un rapido miglioramento della funzione motoria, spesso entro un mese dalla somministrazione, e il raggiungimento di traguardi sostenuti, inclusa la capacità di sedersi senza supporto, gattonare e camminare in modo autonomo – traguardi mai raggiunti in pazienti con SMA di tipo 1 non trattati.

Ulteriori dati di supporto hanno incluso i risultati provvisori dello studio SPR1NT, una sperimentazione di fase III tuttora in corso, a singolo braccio, condotta in aperto con una singola infusione endovenosa di Zolgensma in pazienti pre-sintomatici (<6 settimane di età alla somministrazione) geneticamente definiti dalla delezione bi-allelica di SMN1 con 2 o 3 copie di SMN2. Questi dati dimostrano il raggiungimento rapido e adeguato all’età di un traguardo significativo, che conferma l’importanza critica dell’intervento precoce nei pazienti con SMA.

Gli effetti indesiderati osservati più comunemente dopo il trattamento sono stati elevati enzimi epatici e vomito. Possono verificarsi gravi lesioni epatiche acute ed elevate aminotransferasi. I pazienti con insufficienza epatica preesistente possono essere a rischio più elevato.

Prima dell’infusione, i medici devono valutare la funzionalità epatica di tutti i pazienti mediante esame clinico e test di laboratorio. Inoltre, devono somministrare corticosteroidi sistemici a tutti i pazienti prima e dopo il trattamento, e continuare quindi a monitorare la funzionalità epatica per almeno 3 mesi dopo l’infusione.5 In pazienti di età pari o superiore a 2 anni o con peso corporeo superiore a 13,5 kg l’esperienza è limitata. La sicurezza e l’efficacia di Zolgensma in questi pazienti non sono state stabilite.

AveXis detiene una licenza mondiale esclusiva con il Nationwide Children’s Hospital per la somministrazione endovenosa e intratecale della terapia genica AAV9 per il trattamento di tutti i tipi di SMA; possiede una licenza mondiale esclusiva da REGENXBIO per qualsiasi vettore AAV ricombinante nel suo portfolio di proprietà intellettuali per il trattamento in vivo con terapia genica della SMA nell’uomo; ha un accordo di licenza mondiale esclusivo con Généthon per la somministrazione in vivo del vettore AAV9 nel sistema nervoso centrale per il trattamento della SMA; e infine fruisce di un accordo di licenza mondiale non esclusivo con AskBio per l’uso della sua tecnologia del DNA auto-complementare per il trattamento della SMA.