Tumore del polmone con mutazione: approvato capmatinib


Tumore del polmone con mutazione, la statunitense Fda approva capmatinib: sviluppato da Novartis sarà messo in commercio con il marchio Tabrecta

Tumore del polmone con mutazione, la statunitense Fda approva capmatinib: sviluppato da Novartis sarà messo in commercio con il marchio Tabrecta

L’ Fda ha concesso l’approvazione accelerata al farmaco oncologico capmatinib per il trattamento di adulti con tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico che presentano una mutazione dell’esone 14 di MET (METex14). L’inibitore orale di MET è stato approvato sia per i pazienti non trattati in precedenza e quindi come prima linea sia per quelli precedentemente trattati, indipendentemente dal tipo di trattamento precedente.

Sviluppato da Novartis sarà messo in commercio con il marchio Tabrecta. Noto anche come INC280, il farmaco è stato concesso in licenza a Novartis da Incyte nel 2009, e lo scorso settembre l’Fda ha concesso al farmaco la qualifica di terapia rivoluzionaria (“breakthrough ) come trattamento di prima linea per i pazienti con NSCLC metastatico METex14-mutato.

Si tratta di un inibitore di MET potente e selettivo attivo per via orale e sarà la prima terapia ad affrontare specificamente questa mutazione.

Il METex14 è presente in circa il 3-4% dei nuovi casi di NSCLC metastatico, il che equivale a circa 4.000-5.000 pazienti negli Stati Uniti ogni anno.

Parallelamente, l’Fda ha anche approvato il CDx FoundationOne di Roche come testo diagnostico da abbinare al farmaco per aiutare a individuare le mutazioni che portano al METex14 nel tessuto tumorale.

MET (Mesenchymal Epithelial Transition factor): un proto-oncogene

Recenti ricerche concludono che il gene cMET è un driver oncogeno. La mutazione in questione è quella dell’esone 14 di MET, responsabile di una ridotta degradazione della proteina recettoriale e di una incrementata attività oncogenetica. E’  riscontrabile in modo esclusivo rispetto ad altri drivers oncogenici nel 3-¬4% degli adenocarcinomi, prevalentemente in individui anziani non necessariamente non fumatori e in percentuale significativa nel 20-30%  dei carcinomi sarcomatoidi.

Inoltre, la disregolazione di MET riguarda fino al 26% dei tumori polmonari non-a-piccole cellule ( NSCLC ) che sviluppano resistenza dopo trattamento con inibitori tirosin-chinasici di EGFR ( EGFR-TKI ). Questo setting è oggetto di ulteriori studi e non fa parte del fast track ottenuto da Novartis.

Lo studio registrativo

La registrazione Fda del farmaco è supportata dai risultati dello di fase II studio GEOMETRY mono-1, in cui il capmatinib somministrato due volte al giorno ha dimostrato un tasso di risposta globale confermato (ORR) del 68% con una durata di risposta di 12,6 mesi nei pazienti non trattati, mentre l’ORR è stato del 41% tra quelli precedentemente trattati, con una durata di risposta di 9,7 mesi. Gli eventi avversi comuni correlati al trattamento sono stati edema periferico, nausea, stanchezza, vomito, dispnea e diminuzione dell’appetito.