Staminali cordonali contro disturbi spettro autistico


Le cellule staminali cordonali sono uno strumento terapeutico molto valido nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico

l'efficacia delle cellule staminali cordonali nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico

Uno strumento terapeutico molto valido per varie patologie è rappresentato dalle cellule staminali cordone ombelicale. Esistono tante applicazioni cliniche possibili, che hanno già dato prova della loro efficacia, come nel trattamento dei disordini congeniti del sistema immunitario e di alcune neoplasie1. Al momento sono in corso vari studi preclinici e clinici che stanno valutando l’efficacia delle cellule staminali cordonali nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico.

Il disordine da spettro autistico è una patologia eterogenea dello sviluppo neuronale. È caratterizzata da deficit di comunicazione sociale, basso interesse e comportamenti ripetitivi. Per l’autismo non esiste ancora una cura, ma diversi approcci terapeutici possono migliorare le abilità comunicative e sociali dei pazienti, come la terapia comportamentale e occupazionale e la logoterapia, in associazione alla terapia medica per trattare aspetti legati alla co-morbidità e per migliorare i sintomi come l’ansia, l’aggressività e l’iperattività2.

Le cause dell’autismo non sono ancora chiare, ma la componente genetica nella trasmissione della malattia è certa. Può dipendere dalla mutazione di uno o più geni, per una percentuale compresa tra il 50 e il 55%3. La parte che rimane potrebbe essere legata a fattori ambientali capaci di attivare le risposte immunitarie e antinfiammatorie materne e influenzare lo sviluppo pre o postnatale del bambino3,4.

Alcuni studi hanno collegato la conformazione della materia bianca, sviluppata in modo specifico nel cervello dei bambini autistici, alla risposta immunitaria in epoca prenatale e postnatale agli anticorpi IgG materni. Potrebbe essere collegata, dunque, a un problema di autoimmunità materna3,4. Inoltre, è stata dimostrata l’associazione tra i livelli di citochine, ovvero proteine che inducono la crescita, la differenziazione e la morte cellulare, e i disturbi dello spettro autistico. Un alto livello di citochine proinfiammatorie è legato alla presenza di stereotipi comportamentali e alle difficoltà di interazione sociale e di comunicazione non verbale. L’interleuchina 6, per esempio, è una citochina che risulta espressa sia negli individui autistici che nelle loro madri3,4.

I modelli preclinici e clinici hanno dimostrato che le cellule staminali del cordone ombelicale sono in grado di ridurre l’infiammazione e le alterazioni della connettività cerebrale tipiche del cervello di un individuo autistico. La connettivià tra l’ippocampo e la parte sinistra del talamo aumenta con l’infusione di cellule staminali autologhe (dello stesso paziente), mentre lo sviluppo anomalo della materia bianca diminuisce2,5,7. Con l’infusione di una singola dose di staminali cordonali sono stati notati dei miglioramenti comportamentali e delle abilità sociali significativi, con un aumento della comunicazione e una decrescita dei sintomi2,5,7.

Nei pazienti autistici, l’uso delle cellule staminali autologhe da cordone ombelicale limita il rischio di rigetto. In ogni studio effettuato fino ad oggi si è dimostrato che l’utilizzo delle staminali cordonali è sicuro6,7. Attualmente, uno studio clinico è attivo alla Duke University e riguarda il trattamento dei pazienti autistici con trapianto autologo di staminali cordonali. Le potenzialità terapeutiche delle staminali cordonali dovrebbero incoraggiare tutti i futuri genitori a conservare il cordone ombelicale del bambino al momento della nascita.

Per maggiori informazioni: www.sorgente.com

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Fonti:

  1. Decreto Ministeriale del 18 Novembre 2009
  2. Dawson G, Sun JM, Davlantis KS et al. Autologous cord blood infusions are safe and feasible in young children with autism spectrum disorder: Results of a single‐center phase i open‐label trial. Stem Cells Translational Medicine 2017;6:1332–1,339
  3. Meltzer A, Van de Water J. The role of the immune system in autism spectrum disorder. Neuropsychopharmacology 2017;42:284–298.
  4. Ashwood P, Wills S, Van de Water J. The immune response in autism: A new frontier for autism research. J Leukoc Biol 2006;80:1–15
  5. Murias M, Major S, Compton S et al. Electrophysiological biomarkers predict clinical improvement in an open‐label trial assessing efficacy of autologous umbilical cord blood for treatment of autism. Stem Cells Translational Medicine 2018;7:783–791
  6. Pardo CA, Vargas DL, Zimmerman AW. Immunity, neuroglia and neuroinflammation in autism. Int Rev Psychiatry 2005;17:485–495.
  7. Chez M, Lepage C., Parise C., Dang-Chu A., Hankins A., Carroll M. Safety and Observations from the placebo- controlled, crossover study to assess use of autologous umbelical cord bloos stem cells to improve symptoms in children with autism. Stem Cells Translational Medicine 2018;7: 333-341