Cassa Galeno: un fondo per medici vittime di aggressioni


Cassa Galeno lancia un fondo per i medici vittime di aggressioni: solo nel 2019 in Italia sono state circa 1200 le violenze denunciate dagli operatori sanitari

Cassa Galeno lancia un fondo per i medici vittime di aggressioni: solo nel 2019 in Italia sono state circa 1200 le violenze denunciate dagli operatori sanitari

Supportare i medici vittime di aggressioni. È l’obiettivo del nuovo fondo promosso da Cassa Galeno, società mutua cooperativa e fondo sanitario integrativo dei medici e degli odontoiatri.

L’iniziativa è stata lanciata ufficialmente in occasione del Premio Galeno Cantamessa, che assegna ogni anno ai giovani medici tre borse di studio in ricordo della ginecologa, medaglia d’oro al valor civile e alla sanità pubblica, che ha perso la vita per soccorrere un uomo ferito.

Il fondo per medici vittime di aggressioni di Cassa Galeno offrirà un contributo per le spese sostenute dai soci della cooperativa in caso di aggressione e sarà utilizzato per finanziare attività di prevenzione e di formazione e di sostegno specifico attraverso coperture di tipo economico, assistenziale, assicurativo e, legali opportunamente documentate e non previste dalla Cassa.

“Solo nel 2019 in Italia sono state circa 1200 le violenze denunciate dagli operatori sanitari, come ci racconta il Dossier violenza realizzato da Fimmg Continuità assistenziale. Parliamo di 3 aggressioni in media al giorno – dichiara all’agenzia Dire (www.dire.it) Aristide Missiroli, presidente di Cassa Galeno – Come cooperativa nata per tutelare i medici e gli odontoiatri non potevamo restare in silenzio di fronte a un fenomeno del genere”.

Il lancio dell’iniziativa è coinciso con un appuntamento dal forte valore simbolico: “Eleonora Cantamessa non era un medico di Pronto soccorso e la sera dell’8 settembre 2013 non era in servizio. Eppure si è fermata a prestare soccorso a un uomo vittima di un pestaggio. E per questo suo gesto, un gesto naturale per un medico, ha perso la vita”, prosegue Missiroli.

Alla dottoressa Cantamessa è dedicato il premio, giunto alla 6a edizione, che ogni anno finanzia i progetti di formazione, ricerca e volontariato dei giovani medici attraverso tre borse di studio di 4.000 euro. Tra i vincitori di quest’anno due medici del Policlinico Gemelli: il pediatra Danilo Buonsenso completerà un progetto di volontariato in Sierra Leone formando medici locali all’ecografia point-of-care e l’internista Andrea Piccioni si dedicherà a un progetto di ricerca sul ruolo del microbiota intestinale nelle sindromi coronariche acute. A loro si affianca Gerarda Cappuccio, pediatra dottoranda all’Università Federico II di Napoli, che realizzerà un progetto di ricerca sul ruolo del Dna non codificante nei disturbi dello spettro autistico presso il dipartimento di genetica del Baylor College, a Houston, Texas.