Reggio Calabria intitolerà un luogo a Kobe Bryant


Reggio Calabria intitolerà un luogo della città a Kobe Bryant. Insieme al campione di basket Nba sarà ricordato anche il vigile del fuoco che perse la vita nella terribile esplosione di Alessandria

Reggio Calabria intitolerà un luogo della città a Kobe Bryant. Insieme al campione di basket Nba sarà ricordato anche il vigile del fuoco che perse la vita nella terribile esplosione di Alessandria

Reggio Calabria intitolerà un luogo della Città a due dei suoi figli tragicamente scomparsi in questi mesi: Nino Candido, il vigile del fuoco morto insieme a due colleghi nella terribile esplosione di Alessandria, e Kobe Bryant un ragazzo ‘con il cuore puro di italiano’, come lui amava dire, che prima di conquistare la vetta del basket mondiale, ha trascorso gli anni della sua infanzia sui campi della nostra città“. Così il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. Il campione di basket Nba, morto insieme a una delle figlie in un incidente in elicottero, ha infatti trascorso da bambino un anno nella città dello Stretto insieme al padre, giocatore della Viola Basket.

Tributo a Kobe anche a Bologna

Nei giorni scorsi, come spiega la Dire (www.dire.it), anche i baskettari da campetto di Bologna hanno reso omaggio, a modo loro, a Kobe Bryant: un tributo nel bel mezzo di un playground, tra due canestri. Ai giardinetti Fava, tra via Milazzo e il viale, i ragazzi che si sfidano all’ultimo tiro nell’area centrale del giardino, e che giocano con ogni clima, d’estate come d’inverno, hanno ‘colorato’ a modo loro il centro del rettangolo di gioco, il punto in cui le partite iniziano con la palla a due: di giallo e viola, ovviamente, i colori della stella dei Lakers.

In mezzo al campo i “Fava Boys”, così si sono firmati, hanno scritto a caratteri cubitali “We will forever love you. R.I.P. Kobe and Gigi #Mambaout“. Immancabili i due numeri di maglia di Bryant: 8 e 24. Lì vicino il disegno dell’impronta di una grande palla da basket. E devono, evidentemente, anche aver tenuto una piccola cerimonia, dato che al centro del campo sono stati posati e accesi lumini e candele gialle e viola. L’8 e il 24 sono stati tracciati anche su uno dei tabelloni ai lati del canestro.