Depressione: 10 milioni di italiani usano psicofarmaci


Depressione, la vicepresidente della commissione Affari sociali alla Camera Rostan: “In Italia dieci milioni di cittadini fanno uso di psicofarmaci”

In aumento i giovani a rischio Alzheimer: l’esordio della patologia avviene oltre i 65 anni ma si manifesta sempre di più in precedenza

“È necessario siglare un patto tra tutti gli stakeholders direttamente interessati perché l’obiettivo prioritario deve essere quello di una prevenzione efficace e capillare“. Lo sostiene Michela Rostan, vicepresidente della commissione Affari sociali alla Camera dei deputati, a Napoli a margine della tavola rotonda ‘Uscire dall’ombra della depressione’ organizzata da Fondazione Onda.

“Noi – aggiunge Rostan come riferisce l’Agenzia Dire (www.dire.it) – dobbiamo raggiungere un obiettivo che è diventato prioritario nel nostro Paese: ridurre i tempi tra l’insorgenza della malattia e la comunicazione ai medici.

L’Oms ha lanciato un vero e proprio allarme: ci troviamo davanti ad una epidemia, in tutto il mondo i disturbi mentali sono in continuo aumento, solo in Italia 10 milioni di cittadini fanno uso di psicofarmaci. Bisogna intervenire, bisogna fare presto e – conclude – bisogna fare anche bene”.

I dati Oms

La depressione è una patologia che, nel mondo, colpisce quasi 5 persone su 100 (4,4%). Tradotto in numeri, sono 322 milioni gli individui che fanno i conti con questa malattia. E, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è un male che non conosce confini. Colpisce ovunqe anche se in prevalenza in quelle fasce di popolazione a reddito basso o medio basso.

Quasi la metà di questi vivono nell’ Asia Sud-Orientale e in Occidente. I dati diffusi dall’Oms si riferiscono ad un’analisi effettuata nel 2015. Lo studio ha esaminato anche come l’incidenza della depressione cambi a seconda del genere: le donne sono più depresse degli uomini, 5,1% contro 3,6.