Vito, il primo gatto “bionico” in Italia con le protesi


Vito è primo gatto italiano “bionico”: al micio sono state impiantate due protesi dopo l’amputazione di entrambe le zampe posteriori

La storia di Vito, il gatto “bionico” con le protesi

Si chiama Vito, per gli amici Vituzzo. Segni particolari: è un gatto “bionico”.
A raccontarci questa storia sul suo blog è Claudia Rocchina, la fotografa dei gatti.
Vito viene da San Vito lo Capo, Trapani, ma si è trasferito a Milano dalla sua nuova famiglia, Silvia Gottardi e sua moglie Linda Ronzoni.

Vito è sempre stato un gatto impavido e temerario, non abituato a stare chiuso in un appartamento. Durante una delle sue avventure all’esterno, purtroppo, Vito è stato investito da un’auto.
Trovato “più morto che vivo”, è stato subito portato dal veterinario, che gli ha dovuto amputare una zampetta posteriore.

Ogni tentativo di salvare l’altra è stato vano: l’infezione stava peggiorando, ed è stata necessaria l’amputazione anche della seconda.

Grazie al coraggio delle sue mamme umane e al veterinario Massimo Petazzoni, il destino di Vito gli ha riservato una nuova opportunità. Petazzoni, come spiega l’Agenzia Dire Giovani (www.diregiovani.it), ha proposto un intervento sperimentale, mai eseguito in Italia: l’inserimento di due protesi temporanee.

Dopo un lungo periodo di degenza, cure quotidiane tra flebo, antibiotici, ricostituenti, sacrifici e paure, il micio è riuscito a stare in piedi sulle sue zampe bioniche, e da allora non ha più smesso!

Non salta, ma può tranquillamente a salire e scendere le scale. Ha ancora le sue protesi temporanee e per ora, è stato deciso di non sottoporlo ad altri interventi.