Colesterolo “buono” con 3 cucchiai di olio di oliva


Colesterolo “buono” e olio di oliva: per una dieta sana ed equilibrata non vanno superate le dosi di tre cucchiai al giorno

Colesterolo "buono" e olio di oliva: per una dieta sana ed equilibrata non vanno superate le dosi di tre cucchiai al giorno

Il colesterolo è una sostanza bianca e cristallina presente nel sangue, che svolge diverse funzioni importanti nell’organismo.  La produzione del colesterolo avviene per la maggior parte  nel fegato e il suo trasporto nel sangue avviene mediante specifiche proteine chiamate lipoproteine.

Non è tutto uguale: si distingue infatti il colesterolo “LDL”, cosiddetto “cattivo” poiché si deposita nelle pareti delle arterie aumentando il fattore di rischio di arteriosclerosi e di malattie cardiovascolari (infarto cardiaco, ictus cerebrale), dal colesterolo “HDL”, quello “buono”, che non provoca alcun danno alle arterie ma, anzi, rimuovendo il colesterolo dalle pareti dei vasi per trasportarlo al fegato dove viene smaltito, è garanzia di protezione. La scelta dei condimenti che portiamo a tavola e delle cotture con cui cuciniamo le nostre pietanze può fare la differenza nel mantenere i livelli di colesterolemia entro le soglie di guardia (200mg/dl).
Quali sono le mosse giuste? Lo spiega il cardiochirurgo dell’Ospedale Niguarda.

Quale condimento scegliere per i nostri piatti?

L’olio d’oliva possiede numerosi effetti positivi grazie alla presenza dei cosiddetti acidi grassi polinsaturi. È questa la marcia in più rispetto ad altri grassi usati in cucina, come il burro o la margarina, che invece abbondano di grassi saturi.

Ma quali sono le giuste quantità di olio da assumere? Crudo o come alimento di cottura?

Sicuramente per una dieta sana ed equilibrata non vanno superate le dosi di tre cucchiai al giorno. E’ importante ricordare infatti che l’olio non è un farmaco, un eccessivo consumo non fa abbassare il colesterolo ma, al contrario, innesca dei meccanismi che portano ad un innalzamento. Per quanto riguarda invece il modo in cui lo si utilizza, il consiglio è quello di preferirlo a crudo.

Quello d’oliva è l’olio da preferire anche in caso di frittura?

Sì, anche se si può sostituire con l’olio di arachidi o con i cosiddetti oli per friggere, che sono miscele di oli particolari resistenti alle alte temperature. Va ricordato però che il consumo di alimenti fritti deve essere saltuario, visto l’alto apporto di grassi, che nel lungo termine possono aumentare il rischio cardiovascolare.

Oltre agli effetti positivi sul colesterolo l’olio d’oliva sembra avere anche altre proprietà benefiche?

L’extravergine contiene diversi antiossidanti tra cui la vitamina E, il tocoferolo e diversi composti fenolici: tutte molecole in grado di difendere il nostro corpo dall’invecchiamento precoce attraverso la lotta ai radicali liberi. Questi ultimi sono i responsabili principali dei danni cellulari tipici dell’età.