Sardine sotto tiro: dopo i gattini anche i pinguini contro


Movimento delle sardine sotto attacco: dopo i gattini di Salvini ora il centrodestra si compatta con “I Pinguini” anti-sardine

‘I Pinguini’ hanno una missione da compiere: raggiungere quota 100.000 iscritti, suddividersi regione per regione, città per città, e fermare il movimento delle ‘sardine’. Sono le prime istruzioni, per ora, dettate sul gruppo Facebook ‘I pinguini’ che, come scritto nella descrizione della pagina (privata e con rigida selezione all’ingresso), ha l’obiettivo di “non lasciare le piazze alle sardine”. Chi si iscrive al gruppo quindi, come spiega l’Agenzia Dire (www.dire.it), si oppone al movimento partito da Bologna giovedì scorso, in risposta al comizio elettorale della candidata per il centrodestra alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, Lucia Borgonzoni, e al quale era presente anche il leader della Lega, Matteo Salvini.

L’intento delle sardine (così chiamate dagli organizzatori perché in piazza, quando si è tanti, si sta “stretti come sardine”) è partire dal basso per contrastare “l’odio e la paura” verso il ‘diverso’ che ultimamente si sta diffondendo nel Paese. Ma le sardine, che ora si stanno organizzando per riempire anche altre piazze italiane, adesso dovranno vedersela con alcuni antagonisti: dopo il ‘movimento dei gattini’, lanciato ironicamente dallo stesso Salvini, ora spuntano (per ora solo in modo virtuale) anche ‘I pinguini’.

“E’ necessario non lasciare le piazze alle sardine, dobbiamo mangiarcele. Se ognuno di noi dà il proprio contributo e riusciamo a spanderci a macchia d’olio in tutta Italia, possiamo fare molto, pertanto, dedichiamo un po’ di tempo perché non possiamo lasciare la piazza alle zecche“, si legge ancora sulla pagina del gruppo. In appena 24 ore di vita ‘I pinguini’ hanno già superato quota 3.000 iscritti, e in attesa di salire all’obiettivo di quota 100.000, l’entusiasmo non manca. “Dobbiamo essere compatti, abbiamo una missione da compiere pertanto niente distinzioni Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia. Queste cose si vedranno dopo”, è lo sprone che accoglie chi si affaccia sulla pagina, e dove si cerca fin da subito di verificare che chi si iscrive sia un vero ‘antagonista’ delle sardine e della sinistra, più in generale.

“Siamo l’unico Paese al mondo in cui si scende in piazza non per protestare contro chi governa, male, ma contro chi potrebbe governare”, scrive un utente. Tra gli altri post anche commenti alle imminenti elezioni in Emilia-Romagna dove “sembra che qualcosa stia cambiando” e sospetti, del tipo: “Non sottovalutiamo il modo in cui hanno messo su questa storia delle sardine. Tutti sanno che la sardina è una esca usata per catturare prede più grandi. Come vedete hanno cambiato modus operandi delle loro manifestazioni: no guerriglie, no fuochi, no lancio di sassi. Stanno usando la stessa tattica che ha adottato la destra fino ad ora e cioè, quella di farsi attaccare (soprattutto mediaticamente) per evidenziare la cattiveria gratuita dell’avversario”. E ancora: “Se gratti il sardino, trovi il piddino”, si legge in un fotomontaggio con la faccia di Romano Prodi. Non manca anche Massimo D’Alema travestito dal pirata Jack Sparrow o paragoni tra Laura Boldrini e una scimmia, con tanto di didascalia: “Merda puzzolente, fai ridere”. Tra gli iscritti c’è anche chi prova a far ragionare i più ‘arrabbiati’: “Qui devono essere accettati tutti senza distinzione alcuna: anche gli omosessuali e gli immigrati regolari“.