VANBASTEN torna con il singolo “Kenshiro”


VANBASTEN: “Kenshiro” è il singolo che apre il primo album d’inediti dell’artista romano, nuovo nome della musica italiana

VANBASTEN: “Kenshiro” è il singolo che apre il primo album d’inediti dell'artista romano, nuovo nome della musica italiana

C’è attesa per il primo album di inediti di VANBASTEN, l’artista romano (all’anagrafe Carlo Alberto Moretti) che ha scelto la musica dopo una carriera calcistica che lo ha tenuto lontano da casa e amici. Un piano B arrivato a ventidue anni, un’esperienza che lo ha catapultato prima nel rap e poi, chitarra elettrica alla mano, nel Punk passando per la Garage fino alla New Wave e al Pop. Dopo “Santamadre” e “Mascara” è fuori il nuovo singolo “Kenshiro”: «Aprirà il mio disco presentandomi liricamente nel modo più sincero che conosco, musicalmente è coerente con la passione che lega me e Frankie Bellani alla new wave. Kenshiro copre le spalle alle mie parole, le protegge affinché io stesso non decida di non liberarle più».

«Kenshiro gira su un’armonia new wave semplice, quelle che preferisco, quelle che ho imparato a suonare vivendo per tre anni e mezzo in una sala prove in mezzo al nulla. Non sarò mai pulito come voi, giusto come voi, protetto come voi e adulato come voi, ma nemmeno me ne frega un cazzo, al contrario ambisco solo a fare sempre come mi pare. Suonerò forte per scrivere ciò che devo, per parlare delle storie che nessuno vuole mai raccontare, quelle di chi non ha quasi niente e di chi ha perso tutto. Dipingo tossici, criminali, amici tristi, adolescenti eccitati e donne speciali.»

A proposito del videoclip, spiega l’Agenzia Dire Giovani (www.diregiovani.it) VANBASTEN dice:

«Penso che il minimo sia essere sinceri, non per forza belli, né sempre forti, ma sinceri. Kenshiro parla dei miei angoli bui con leggerezza, senza farne una tragedia, giusto per cronaca. Volevo lo stesso climax cristallino anche nelle immagini e quindi ho aperto qualche hardisk. È un po’ come fosse un album, un collage dei miei ultimi dieci anni, gli anni d’oro.»