Nutraceutica: quando il cibo diventa terapia


La nutraceutica è lo studio della combinazione delle proprietà nutritive e farmaceutiche degli alimenti: ecco come possono diventare alleati della nostra salute

La nutraceutica è lo studio della combinazione delle proprietà nutritive e farmaceutiche degli alimenti: ecco come possono diventare alleati della nostra salute

Con il termine nutraceutica, derivante dalla contrazione delle parole nutrizione e farmaceutica, viene indicato lo studio della combinazione delle proprietà nutritive e farmaceutiche degli alimenti. Vengono considerati nutraceutici: i cibi funzionali, gli integratori alimentari, i probiotici e i prebiotici.

Con il termine cibo funzionale (functional food) si intendono quegli alimenti che forniscono calorie ed energia utili per la salute dell’uomo (ad esempio, l’olio extravergine di oliva). Sotto questa denominazione, utili per abbassare il colesterolo e la pressione arteriosa, rientrano le proteine vegetali della soia e del lupino, i prodotti derivati dal latte contenenti frammenti proteici e il cioccolato amaro che migliora la risposta glicemica.

Gli integratori alimentari vengono assunti oralmente, non apportano calorie (o poche), ma possono svolgere importanti funzioni terapeutiche e antiossodanti oltre ad integrare eventuali carenze dell’organismo. Tra gli integratori sono molto famosi gli omega-3, acidi grassi usati nella prevenzione secondaria cardiovascolare, la monacolina K, estratta dal riso rosso, che aiuta a ridurre i livelli di colesterolo in eccesso.

I probiotici sono colture di batteri che colonizzano l’intestino migliorandone la funzionalità e aumentandone le capacità immunitarie, possono ridurre il dolore nel caso di patologie del colon in corso e svolgere un’attività protettiva contro quelle infettive dell’intestino. I prebiotici sono sostanze organiche non digeribili in grado di favorire la crescita di batteri probiotici.

Sempre più si evidenzia come alcuni prodotti di nutraceutica possono essere sfruttati come veri e propri armamentari terapeutici nei confronti di svariate condizioni, sia da soli che in supporto a terapia e stili di vita.

Il trattamento del diabete e del prediabete

La nutraceutica ha dimostrato di essere in grado di contrastare efficacemente gli alti livelli di glucosio nel sangue e soprattutto gli elevati picchi glicemici postprandiali.

Fin dal 1997 sono stati pubblicati oltre 15 studi osservazionali che dimostrano che elevati valori glicemici postprandiali, anche nei pazienti con IGT, contribuiscono ad un aumento del rischio di sviluppare malattie coronariche o eventi CV di circa tre volte1.

Da due alghe marine (Ascophyllum Nodosum, Fucus Vesiculosus più cromo picolinato) si ottiene Gdue, il primo nutraceutico utilizzato per il trattamento del prediabete. Ascophyllum Nodosum è un’alga bruna della famiglia delle Fucaceae che prolifera sulle coste dell’Oceano Atlantico settentrionale. Contribuisce all’equilibrio del peso corporeo. Fucus Vesiculosus appartiene alla famiglia delle Fucaceae ed è presente in tutte le acque fredde. Migliora l’equilibrio del peso corporeo, lo stimolo del metabolismo e il metabolismo dei lipidi. Il cromo invece contribuisce a normalizzare i livelli di glucosio nel sangue.

Diverse ricerche pubblicate2-4 hanno dimostrato come Gdue riduce l’indice glicemico dei cibi ingeriti, i picchi glicemici postprandiali e la risposta insulinica conseguente. Aumenta il senso di sazietà e aiuta a mantenere il peso corporeo ideale in persone sovrappeso. Vanta un meccanismo d’azione duplice e innovativo di inibizione sugli enzimi che degradano i carboidrati rallentandone l’assorbimento. È naturale al 100%, e non presenta effetti collaterali. Un recente studio italiano ha reclutato 65 pazienti che hanno assunto Gdue per tre volte al giorno prima dei pasti. I controlli emato-chimici, svolti a tre e sei mesi di distanza hanno attestato che il livello di glicemia tornava al di sotto della soglia limite dei 100 mg/dl. L’utilizzo del nutraceutico non determina effetti collaterali o controindicazioni2-4.

Sono in via di pubblicazione altri importanti studi in cui il prodotto è stato utilizzato in associazione alla terapia nei soggetti diabetici con importanti risultati, dopo che già ne è stata evidenziata la capacità di incidere positivamente sui parametri glicemici, su quelli antropometrici (peso, circonferenza vita) e su altri parametri metabolici come il colesterolo e i trigliceridi4.

Sono inoltre in corso indagini e studi sull’utilizzo del preparato nel diabete e disglicemia gravidica dopo che prime indagini hanno dato importanti ritorni positivi.

Al recente congresso Nazionale della SINut (Società Italiana di Nutraceutica) è stata presentata una comunicazione orale sull’effetto di questo composto algale sulla NAFLD (Steatopatite non alcolica)5.

1 Standl E Schnell O Ceriello A Postprandial Hyperglycemia and Glycemic Variability Diabetes Care 34(Suppl. 2):S120–S127, 2011

2 Cioni F, Maioli M Valutazione della tollerabilità e dell’efficacia di un inibitore non competitivo e reversibile degli enzimi α-amilasi e α-glucosidasi a composizione polifenolica specifica e standardizzata sulla modulazione dei picchi glicemici post-prandiali in pazienti sovrappeso affetti da alterata glicemia a digiuno. Progress in Nutrition 2018; Vol. 20, N. 2: 1-8

3 Derosa G et al Ascophyllum nodosum and Fucus vesiculosus on glycemic status and on endothelial damage markers in dysglicemic patients Phytother Res. 2019

4 Desenzani P Effetto dell’aggiunta di Gdue su parametri glicometabolici e antropometrici in pazienti diabetici di tipo2 con breve durata di malattia in prefailure da metformina”: una valida opzione per il medico di medicina generale. Journal of the Italian College of General Practitioners and Primary Care Professionals 1-2019 vol 26

5 Gabbia Pharmanutrition and Functional Foods, Abstract SINut IX Congresso Nazionale,n2-Giu 2019; 79