Governo Pd-M5s: Zingaretti detta 5 condizioni


Governo Pd-M5s, Zingaretti detta le condizioni in 5 punti: “Un governo ha senso se ha l’ambizione di aprire una fase nuova”

Governo Pd-M5s, Zingaretti detta le condizioni in 5 punti: "Un governo ha senso se ha l'ambizione di aprire una fase nuova"

Un lungo applauso ha accolto la relazione sulla crisi di governo del segretario Pd Nicola Zingaretti in direzione, riferisce l’Agenzia Dire (www.dire.it). Il parlamentino dem ha approvato per acclamazione, all’unanimita’, l’ordine del giorno in cui la Direzione “giudica la caduta del governo lo sbocco naturale e necessario del fallimento della maggioranza gialloverde responsabile di una paralisi dell’economia, di un impoverimento diffuso, un tessuto imprenditoriale ulteriormente provato e di un isolamento senza precedenti dell’Italia sulla scena europea e internazionale. Rivolge un appello alle organizzazioni territoriali affinché sviluppino il massimo della mobilitazione e della iniziativa democratica in un passaggio particolarmente delicato per il futuro del Paese”. La direzione “ripone massima fiducia nell’azione del Presidente Mattarella che ringraziamo per l’opera incessante di tutela delle istituzioni e delle procedure democratiche. Ritiene che in assenza di una chiara e solida maggioranza espressione del Parlamento attuale lo sbocco naturale della crisi siano nuove elezioni.

I 5 PUNTI PER LA NASCITA DI UN GOVERNO GIALLO-ROSSO

Nel pieno rispetto delle sue prerogative la delegazione del Pd indica al capo dello Stato i presupposti sui quali intende concentrare la propria iniziativa per l’avvio di una fase politica nuova e la verifica di un’altra possibile maggioranza parlamentare in questa legislatura:

1) L’impegno e l’appartenenza leale all’UE per una Europa profondamente rinnovata, un’Europa dei diritti, delle libertà, della solidarietà e sostenibilità ambientale e sociale, del rispetto della dignità umana in ogni sua espressione;

2) Il pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa incarnata dai valori e dalle regole scolpite nella Carta Costituzionale a partire dalla centralità del Parlamento;

3) L’investimento su una diversa stagione della crescita fondata sulla sostenibilità ambientale e su un nuovo modello di sviluppo;

4) Una svolta profonda nell’organizzazione e gestione dei flussi migratori fondata su principi di solidarietà, legalità sicurezza, nel primato assoluto dei diritti umani, nel pieno rispetto delle convenzioni internazionali e in una stretta corresponsabilità con le istituzioni e i governi europei;

5) Una svolta delle ricette economiche e sociali a segnare da subito un governo di rinnovamento in una chiave redistributiva e di attenzione all’equità sociale, territoriale, generazionale e di genere. In tale logica affrontare le priorità sul fronte lavoro, salute, istruzione, ambiente, giustizia”.

“Evitare l’inasprimento della pressione fiscale a partire dalla necessità di bloccare con la prossima legge di bilancio il previsto aumento dell’IVA. Se tali condizioni troveranno nei prossimi giorni un riscontro basato sulla necessaria discontinuità e su un’ampia base parlamentare siamo disponibili ad assumerci la responsabilità di dar vita a un governo di svolta per la legislatura”.

“In caso contrario – si legge- il Partito Democratico coinvolgerà le forze politiche disponibili a costruire un progetto di alternativa e rigenerazione dell’economia e della società italiana. Ci rivolgeremo alle energie più consapevoli della società, i giovani, le donne, movimenti, associazioni, la rete diffusa del civismo, dei sindaci e degli amministratori. In un passaggio così delicato l’unità e compattezza del Partito Democratico, pure nella ricchezza del suo pluralismo, è una garanzia di tenuta per l’intero sistema politico e istituzionale. La democrazia e i suoi canali di partecipazione sono un patrimonio prezioso che oggi tutte e tutti noi dobbiamo preservare in uno spirito di unità del più largo campo progressista”.

NO A GOVERNI DI TRANSIZIONE PER MANOVRA E VOTO

“Io non credo affatto che la soluzione possa essere quella di governi di transizione che caricandosi il peso enorme di manovre economiche riportino il paese al voto”. Lo dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti parlando alla direzione del Partito. “Il problema piu’ grave – sottolinea Zingaretti- non e’ l’esercizio provvisorio, uno o due mesi non farebbero scattare le clausole”.

DISPONIBILITA’ A VERIFICARE LA MAGGIORANZA, MA NIENTE AMMUCCHIATE

Tocca a noi muoverci e provare a indicare una strada. Di fronte alla situazione drammatica del paese abbiamo il dovere come forza democratica di dare disponibilita’ e verificare se esiste la possibilita’ di dare vita a una maggioranza parlamentare nuova, forte, di discontinuita’ e di larga base parlamentare che convinca le persone delle nostre ragioni. La nostra proposta deve essere chiara, lineare trasparente per evitare a tutti coloro che tenteranno questo esperimento l’accusa di trasformismo. Nessuna confusa ammucchiata”.

DEVE ESSERE IL MIGLIORE GOVERNO POSSIBILE, ALTRIMENTI IL VOTO

“Sviluppo e lotta alle disuguaglianze sociali devono essere”, dice Nicola Zingaretti alla direzione del Pd, i pilastri del nuovo possibile governo che deve essere “di legislatura”, fondarsi sulla “necessaria discontinuita’ e di ampia base parlamentare. Se sara’ cosi’ noi- dice il segretario Pd- dovremmo assumerci la responsabilita’ di un governo di svolta in questa legislatura. Deve essere il migliore governo possibile. In caso contrario nessun accordicchio temporaggiatore, la strada maestra sara’ il voto. Per costruire una strada della speranza”.

TOTALE DISINTERESSE PERSONALE, NON ACCETTERO’ SOSPETTI

“Sento su di me il peso della sfida ma guidero’ questo processo nel totale disinteresse personale. C’e’ la storia di una vita a dimostrarlo. Non alimentero’ sospetti, ma non accettero’ che si alimentino sospetti sul mio operato. Perche’ questo si’ sarebbe la fine di tutto”

NO A MANOVRE DI PALAZZO, COSTRUIAMO OPERAZIONE POLITICA

“Salvini ha esagerato. Alla fine lui stesso e’ entrato in una contraddizione insanabile ritenendo di poter disporre senza limiti della fiducia popolare. Ma questo e’ un paese dove milioni di persone conoscono la parola ‘dignita’”. “Dobbiamo chiamare a raccolta – aggiunge- tutte le nostre forze e gia’ nelle prossime ore nelle feste dell’Unita’ arrivare fino a una mobilitazione nazionale, occorre una forte iniziativa popolare del Pd”, dice il segretario dem. “Un governo ha senso se ha l’ambizione di aprire una fase nuova”, dice Zingaretti a proposito dei prossimi sviluppi. “Non siamo quelli pronti a manovre di palazzo, vogliamo provare a costruire una nuova operazione politica”.