Vacanze a luglio per 17,6 milioni di italiani


A Luglio in partenza 17,6 milioni di italiani: la spesa media destinata alle vacanze estive è di 779 euro per persona secondo Coldiretti

A Luglio in partenza 17,6 milioni di italiani: la spesa media destinata alle vacanze estive è di 779 euro per persona secondo Coldiretti

Scatta il primo vero grande esodo delle vacanze con il mese di luglio che vedrà in ferie ben 17,6 milioni di italiani, l’86% dei quali ha scelto come meta una località del Belpaese anche per i drammatici episodi di terrorismo internazionale che condizionano questa estate la scelta delle vacanze di un italiano su quattro (26%) che hanno scelto di mettersi in viaggio.

E’ quanto emerge dallo studio Coldiretti “La vacanza Made in Italy nel piatto” diffuso in occasione dell’apertura del Villaggio contadino della Coldiretti a Milano con diecimila agricoltori al Castello Sforzesco, da Piazza del Cannone a Piazza Castello, provenienti da tutta Italia  per presentare la più ricca esposizione della variegata offerta enogastronomica delle località turistiche italiane con mercati contadini, agrichef con le ricette storiche ed esposizioni ad hoc per l’assegnazione delle bandiere del gusto 2019 (www.coldiretti.it)

Con le partenze del primo week end di luglio entra nel vivo la stagione turistica 2019 con lo studio Coldiretti-Ixe’ che stima una sostanziale stabilità nel numero degli italiani in vacanza durante tutta la stagione estiva ma con una tendenza a spostare le partenze ad agosto.

Per più di un italiano su cinque (21%) la durata delle vacanze compresa tra 1 e 2 settimane, ma c’è un fortunatissimo 3% che starà fuori addirittura oltre un mese. Se è il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 (70%), seguito dalla montagna, si assiste – precisa la Coldiretti – alla ricerca di alternative meno affollate con la campagna che è scelta dall’8% dei vacanzieri.

La spesa media destinata dagli italiani alle vacanze estive è di 779 euro per persona in aumento del 5% rispetto allo scorso anno. Un terzo degli italiani (33%) resterà comunque al di sotto dei 500 euro di spesa, il 42% tra i 500 ed i 1000 euro, il 18 % tra i 1000 ed i 2000 euro mentre percentuali più ridotte supereranno questo limite.

Oltre la metà degli italiani in viaggio ha scelto di alloggiare per le vacanze in case di proprietà, di parenti e amici o in affitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche alberghi, bed and breakfast, villaggi turistici e gli agriturismi che nelle 23mila strutture fanno segnare un aumento del 3% rispetto allo scorso anno grazie alla qualificazione e diversificazione dell’offerta, ma anche all’ottimo rapporto tra prezzi/qualità.

Per individuare la struttura migliore il consiglio è di rivolgersi a siti come www.campagnamica.it o scaricando la nuova App di Campagna Amica che permette di scegliere le strutture dove poter soggiornare nei più bei paesaggi della campagna italiana, i mercati di Campagna Amica, le fattorie e le botteghe dove poter comprare il vero made in Italy agroalimentare, a partire dai Sigilli, i prodotti della biodiversità salvati dall’estinzione, ma anche i ristoranti che offrono menù con prodotti acquistati direttamente dagli agricoltori.

“Il nostro futuro è legato alla capacità di tornare a fare l’Italia anche nell’offerta turistica, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il proprio cibo”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Un terzo della spesa per il cibo

Il cibo diventa la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche per un importo complessivo stimato nel 2019 in oltre 27 miliardi all’anno, il massimo storico di sempre.

Non a caso il cibo rappresenta per quasi un italiano su cinque (19%) la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 53% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza e solo un 5% dichiara di non prenderlo per niente in esame secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Il 72% dei vacanzieri punta sui prodotti della cucina locale mentre solo il 17% ricerca anche in villeggiatura i sapori di casa propria ed il resto si affida alla cucina internazionale.

Ma l’enogastronomia vince anche tra i souvenir – nota Coldiretti -, con il 42% dei turisti che sceglie proprio un prodotto tipico da riportare a casa o regalare a parenti e amici come ricordo della propria villeggiatura. Tra le specialità più acquistate vince il vino, davanti a formaggi, salumi e olio extravergine d’oliva. Un fenomeno che vale ormai circa 3 miliardi di euro, secondo un’analisi Coldiretti su dati Isnart. Ma va forte anche il “ricordo virtuale” con quasi un vacanziere su due (49%) che scatta food selfie per immortale i cibi che ha mangiato al ristorante o preparato in cucina per inviarlo a conoscenti o postarlo sui social.