Inflazione: Istat conferma dati, pesano i carburanti


Inflazione al +1,1% ad aprile: le associazioni dei consumatori puntano il dito sull’aumento dei prezzi dei carburanti in occasioni dei ponti di Primavera

Inflazione al +1,1% ad aprile: le associazioni dei consumatori puntano il dito sull'aumento dei prezzi dei carburanti in occasioni dei ponti di Primavera

L’Istat conferma i dati preliminari dell’inflazione di aprile, pari a +1,1% su base annua.

“Confermata la sorpresina di Pasqua: una stangata sulle vacanze! Sono bastate un po’ di feste per far schizzare i prezzi di benzina, +2,9% in un solo mese, trasporto aereo passeggeri, +24% rispetto a marzo, voli nazionali (+35,1%), alberghi +11,5% l’incremento mensile, pacchetti vacanza +2,2%. Insomma, una speculazione bella e buona!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, l’inflazione a +1,1% significa avere una maggior spesa annua complessiva di 328 euro, 138 per i trasporti” prosegue Dona.

“Per la coppia con 1 figlio, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia, la stangata è di 310 euro su base annua, 128 per i trasporti, mentre per l’inesistente famiglia tipo, l’incremento dei prezzi si traduce in un aumento del costo della vita di 254 euro in più nei dodici mesi, 91 per i trasporti. Per un pensionato con più di 65 anni, il rincaro annuo complessivo è pari a 136 euro, 196 euro per un single con meno di 35 anni” conclude Dona.

Resi noti solo oggiinvece, i dati dell’inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.

Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care in termini di rincari, si conferma Bolzano che, con un’inflazione a +1,8%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia tipo, a 598 euro su base annua. Al secondo posto, Brescia dove il rialzo dei prezzi dell’1,5%, determina un aumento del costo della vita, per la famiglia media, pari a 440 euro, terza Verona, dove, pur essendoci un’inflazione superiore a Brescia, +1,6%, l’aggravio annuo di spesa è inferiore, pari a 421 euro.

La città più conveniente, in termini di minori rincari, è, invece, Perugia dove l’inflazione a +0,3% genera un esborso addizionale annuo di 67 euro. Al secondo posto Reggio Calabria (+0,5%, pari a 94 euro) e al terzo Cagliari, +0,6%, con un aumento del costo della vita pari a 118 euro.

In testa alla classifica delle regioni più costose in termini di maggior spesa, il Trentino Alto Adige, che con l’inflazione a +1,5 registra, per una famiglia tipo, una batosta pari a 425 euro su base annua. Segue la Lombardia, dove l’incremento dei prezzi pari all’1,2% implica un’impennata del costo della vita pari a 342 euro, terza la Liguria, dove, pur essendoci un’inflazione all’1,5%, pari al Trentino, si ha un salasso annuo di 332 euro.

L’Umbria è la regione con meno rincari, con un’inflazione dello 0,5% che si traduce in una spesa aggiuntiva di 108 euro.

Codacons: stangata trasporti

Sul tasso di inflazione si abbattono gli effetti del caro-benzina. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat.

“Come da previsioni i prezzi al dettaglio di aprile hanno risentito delle tensioni nel settore dei carburanti, con l’indice che sale al +1,1% – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Il rincaro maggiore per le tasche dei consumatori è determinato proprio dal comparto “trasporti”, che ad aprile cresce complessivamente del +2,6% su base annua. Ciò determina una “stangata” sui movimenti dei cittadini, e si traduce in una maggiore spesa pari a +138 euro su base annua per una famiglia con due figli solo per gli spostamenti”.

L’inflazione all’1,1% determina in generale una maggiore spesa pari a +429 euro annui per un nucleo con due figli (+338 la famiglia “tipo”), numeri destinati tuttavia ad aggravarsi a causa delle ripercussioni che gli aumenti di benzina e gasolio avranno sui prezzi al dettaglio.