Disastro aereo in Etiopia: la Scientifica aiuta a riconoscere vittime


Specialisti della Polizia scientifica in Etiopia per il riconoscimento delle vittime italiane del disastro aereo dello scorso 10 marzo

Specialisti della Polizia scientifica in Etiopia per il riconoscimento delle vittime italiane del disastro aereo dello scorso 10 marzo

Sono chiamati ad intervenire in casi di disastri, sia in Italia che all’estero, per il riconoscimento delle vittime, quando sono coinvolti nostri connazionali.

Si tratta della squadra DVI (Disaster Victim Identification) che questa volta è stata inviata in Etiopia per collaborare all’identificazione delle otto vittime italiane del disastro aereo del Boeing 737 dell´Ethiopian Airlines, caduto il 10 marzo scorso e in cui sono morte 157 persone.

Il team DVI è un´eccellenza della Polizia scientifica italiana, costituito da medici legali, biologi, chimici, fisici, ingegneri, psicologi, dattiloscopisti, informatici, videofotosegnalatori che vengono impegnati in ogni parte del mondo nei mass disaster che coinvolgono vittime italiane.

In Etiopia la squadra italiana, integrata da medici della Direzione centrale di sanità, affiancherà un team internazionale di specialisti DVI, grazie al lavoro dello SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, cabina di regia del law enforcement italiano per tutte le iniziative a livello internazionale.

In particolare, lo SCIP ha gestito con le autorità etiopi e il Segretariato Interpol di Lione, d´intesa con l’Unità di Crisi della Farnesina ed in raccordo con l´Ambasciata d´Italia ad Addis Abeba, tutte le fasi organizzative preliminari e, grazie all´invio sul posto di due operatori che affiancheranno il team DVI italiano, provvederà a tutte le attività di supporto, agevolando ogni utile scambio informativo tra Etiopia e Italia per consentire l´identificazione delle vittime italiane nel più breve tempo possibile.