Il ministro Centinaio due giorni in Russia


Il ministro delle Politiche agricole Centinaio in visita in Russia: il programma della due giorni che rafforza il legame tra l’Italia e Mosca

Il ministro delle Politiche agricole Centinaio in visita in Russia: il programma della due giorni che rafforza il legame tra l'Italia e Mosca

Prende oggi il via la visita di due giorni del Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, sen. Gian Marco Centinaio in Russia. Il viaggio sarà l’occasione per consolidare i rapporti istituzionali con i rappresentanti di Cremlino, incontrare imprenditori e esponenti della comunità d’affari italiana e visitare la Fiera Prodexpo, la più grande esposizione del settore del cibo, delle bevande e dei prodotti alimentari grezzi nel mercato russo.

Primo appuntamento in programma per oggi è l’incontro, nel pomeriggio, con il Vice ministro dello sviluppo economico, delegato al turismo, Sergej Sergeevich Galkin. Il vertice sarà l’occasione per consolidare gli scambi turistici con il mercato russo e individuare nuovi segmenti di mercato, a partire da quello legato al turismo enogastronomico.

In serata il Ministro incontrerà l’omologo del dicastero dell’Industria e del commercio internazionale, Denis Manturov e una rappresentanza di imprenditori italiani.
La giornata di domani sarà dedicata alla visita della Fiera Prodexpo, la più grande esposizione del settore agroalimentare in Russia e uno degli appuntamenti settoriali di maggior richiamo sia per i produttori che per i buyers del settore agroalimentare. L’Italia sarà presente con il Padigione “The Extraordinary Italian Taste”.

Nel pomeriggio di mercoledì, infine, il Ministro Gian Marco Centinaio visiterà lo Stabilimento di macellazione e di lavorazione delle carni Maar-Cremonini di Odinzovo (nella regione di Mosca), una delle realtà imprenditoriali italiane più importanti e attive nella Federazione Russa, e che ha creato un indotto per l’intera Regione, tradizionalmente una delle aree della Federazione più ricche di bestiame, ma del tutto priva di un’industria di trasformazione moderna.