Tassa su bibite zuccherate: “Va estesa alle merendine”


Il Codacons commenta l’ipotesi di tassare le bibite zuccherate avanzata dal Governo: “Sbagliato lasciare fuori alimenti come merendine e patatine fritte, largamente diffusi in Italia e altrettanto pericolosi per la salute”

Il Codacons commenta l'ipotesi di tassare le bibite zuccherate avanzata dal Governo: "Sbagliato lasciare fuori alimenti come merendine e patatine fritte, largamente diffusi in Italia e altrettanto pericolosi per la salute"

Tassare le bibite zuccherate lasciando fuori dal provvedimento alimenti che creano danni ancora peggiori per la salute umana, è un provvedimento sbagliato, che rischia di determinare rincari dei prezzi a danno dei consumatori senza produrre vantaggi sul fronte sanitario.

Lo afferma l’associazione dei consumatori Codacons, commentando la proposta M5S-Lega alla manovra, approvata in commissione Finanze.

“Siamo favorevoli a provvedimenti tesi a migliorare lo stile alimentare degli italiani e disincentivare il consumo di prodotti a rischio, ma introdurre tasse che colpiscono solo le bevande gassate o contenenti zucchero lasciando fuori alimenti come merendine e patatine fritte, largamente diffusi in Italia e altrettanto pericolosi per la salute, è sbagliato – spiega il Codacons –. In tal modo infatti si introducono rincari dei prezzi per una unica tipologia di prodotto senza tuttavia ottenere vantaggi sensibili sul fronte della salute pubblica, con danni economici per i consumatori”.

Coldiretti: in 4 su 5 zucchero straniero

Oltre 4 bibite zuccherate su 5 vendute in Italia contengono zucchero straniero con la produzione Made in Italy che rischia di essere azzerata dalla concorrenza sottocosto di multinazionali francesi e tedesche che hanno colonizzato le industrie del Belpaese.

E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla possibile introduzione nella manovra di una tassa sulle bibite zuccherate.

“A fronte di un consumo di oltre 1,7milioni di tonnellate, in Italia – spiega la Coldiretti – resiste in Italia una produzione di 300mila tonnellate, ma negli ultimi anni sono stati chiusi ben 16 zuccherifici su 19 azzerando l’84% del potenziale industriale nazionale ed entro il 2018 un altro stabilimento dovrebbe cessare l’attività”.

“Si è creata una situazione – sottolinea Coldiretti – dove il mercato è in mano a 5 grandi realtà del Nord Europa che già oggi detengono il 75% del comparto nel Vecchio Continente con zucchero venduto a prezzi molto bassi da Francia e Germania che hanno aumentato del 20% la loro produzione nel 2017, causando 3,5 milioni di tonnellate di eccedenze a livello europeo”.

Alla luce di quanto sta avvenendo l’Italia rischia di perdere del tutto la propria sovranità sul fronte dello zucchero, con l’ultimo bastione di difesa la cooperativa tricolore Coprob-ItaliaZuccheri, che rappresenta circa 25mila persone impegnate nella filiera, ha due stabilimenti di trasformazione sul territorio nazionale e riunisce 7mila aziende con trentaduemila ettari coltivati a barbabietola fra Veneto ed Emilia Romagna.

Senza di loro l’Italia, che è il terzo mercato dell’Unione Europea, diventerebbe uno dei pochissimi casi al mondo senza alcun produttore locale di zucchero come Nigeria, Malesia, Corea del Sud e Arabia Saudita considerando un consumo medio annuo sopra il milione e mezzo di tonnellate.

“Le misure contenute in manovra devono salvare la produzione nazionale che – continua Coldiretti – va difesa anche con una chiara etichettatura di origine obbligatoria dello zucchero in modo da offrire ai consumatori la libertà di scegliere cosa mettere nel carrello della spesa”.

“Ma soprattutto – conclude la Coldiretti – occorre premiare le aziende italiane che utilizzano zucchero italiano e favorire contratti di filiera basati su una maggiore equità e sostenibilità sociale da parte dei grandi utilizzatori ai quali si chiede una responsabilizzazione per sostenere l’italianità delle produzioni e ridurre la dipendenza dall’estero in una situazione in cui primarie industrie del finto Made in Italy utilizzano produzioni straniere”.