Raccolte fondi per il maltempo nel mirino del Codacons


Dopo i danni causati dal maltempo si moltiplicano le raccolte fondi. Il Codacons vuole vederci chiaro: “I cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spesi questi soldi”

Dopo i danni causati dal maltempo si moltiplicano le raccolte fondi. Il Codacons vuole vederci chiaro: "I cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spesi questi soldi"

Numerose sono le iniziative di solidarietà, come le raccolte fondi, avviate in questi giorni a seguito del maltempo per sostenere le popolazioni colpite da allagamenti ed esondazioni e i territori che hanno subito danni ambientali ingenti. “Propositi lodevoli dove tuttavia – denuncia il Codacons – rischiano di annidarsi soggetti senza scrupoli che speculano sullo bontà degli italiani, carpendone la buona fede”.

“L’esperienza del passato ci insegna che in Italia, dopo l’ondata di emozione generata da catastrofi o eventi climatici avversi e le relative iniziative di solidarietà avviate sul territorio, nulla più si sa dei soldi raccolti presso i cittadini – afferma il presidente Carlo Rienzi –. Milioni e di milioni di euro di cui non si conosce l’esatta destinazione, con un danno duplice che riguarda sia chi quei soldi li ha versati, sia chi avrebbe dovuto beneficiarne”.

“Al contrario gli italiani, che hanno sempre dimostrato grande generosità nell’aiutare le popolazioni bisognose, hanno diritto di sapere come vengono spesi fino all’ultimo centesimo i soldi donati per iniziative di solidarietà. Per tale motivo – prosegue Rienzi – abbiamo deciso di presentare una diffida con contestuale istanza d’accesso a Protezione Civile, La7, Partito Democratico, Club alpino italiano, e a tutti quegli enti che, in modo del tutto lodevole, in questi giorni hanno lanciato campagne per raccolte fondi da destinare a Veneto, Trentino, Friuli e alle altre zone devastate dal maltempo, istanza finalizzata a conoscere modalità, entità, e destinazione dei soldi raccolti”.

Il Codacons, infine, diffida la Protezione Civile a coordinare e porre sotto il proprio controllo tutte le iniziative di solidarietà legate al maltempo avviate negli ultimi giorni, vietando quelle che non sono sottoposte al controllo dell’ente.