Giornata Mondiale Salute Mentale: Vice e Progetto Itaca alleati


La media company punto di riferimento dei giovani e l’associazione che assiste persone affette da malattie psichiche hanno unito le loro forze per dar vita a una campagna di sensibilizzazione sulla salute mentale al via oggi

La media company punto di riferimento dei giovani e l’associazione che assiste persone affette da malattie psichiche hanno unito le loro forze per dar vita a una campagna di sensibilizzazione sulla salute mentale al via oggi

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, Vice, la media company dedicata ai giovani più influente del mondo, e Progetto Itaca, l’Associazione Volontari per la Salute Mentale Onlus, hanno deciso di organizzare insieme una grande iniziativa di sensibilizzazione che riguarderà in particolare la situazione dei giovani nel nostro paese.
Secondo gli ultimi dati, infatti, in Italia le persone affette da disturbi ansioso-depressivi sarebbero 3,7 milioni (il 7 percento della popolazione totale). Nella classifica dell’OCSE gli italiani compaiono come i più ansiosi al mondo in età scolare, e secondo un’altra recente ricerca sarebbero i più insoddisfatti della propria vita durante gli anni dell’università. Complici anche la difficoltà di trovare un lavoro, il precariato e l’indigenza, in Italia sarebbero 800mila gli under 30 depressi. E se in Europa non siamo i messi peggio, in Italia comunque il suicidio causa il 12 percento dei decessi tra i 20 e i 34 anni.L’iniziativa congiunta di Vice e Progetto Itaca tratterà dunque disturbi diffusi come ansia e depressione, di come accedere alle cure nel nostro Paese, ma anche temi il cui legame con il benessere mentale è spesso sottovalutato: per esempio il web e l’utilizzo che soprattutto i più giovani ne fanno.

Nell’era dei social esiste un’ansia da like? Perché molti giovani postano in continuazione selfie? Perché tendono a condividere su Facebook e Instagram tutti i momenti della loro giornata? Perché in così tanti cercano il consenso e l’approvazione di amici virtuali? A queste e altre domande poste da Luis Sal risponde lo psichiatra e psicoterapeuta Armando D’Agostino, 36 anni, impegnato all’Ospedale San Paolo di Milano, in un video ideato e realizzato da Vice Italia, online dal 10 ottobre.

“Io non penso assolutamente che i social generino malattie, ma sono degli strumenti potenti che vanno conosciuti. Non sono di per sé dei generatori di cattiva salute mentale né di disturbi. Tutto dipende, però, dall’utilizzo che se ne fa. Ci sono persone sovraesposte, che vivono troppo nel mondo virtuale e che possono sviluppare problemi di ansia”, afferma il Dott. D’Agostino.

Luis Sal, Youtuber per professione e idolo di tantissimi ragazzi, vede del web e dei social soltanto il lato positivo: “Io sono nato e cresciuto sui social media e su internet: sono totalmente pro. Li considero come un’estensione della mia persona e come un aiuto, se utilizzati bene”.

Tuttavia pressione, esposizione al continuo feedback—talvolta negativo—degli altri utenti e iperconnessione possono facilitare l’insorgere di disturbi come ansia, attacchi di panico e depressione. L’importante, come per tutti gli altri disturbi della salute mentale, è comprendere che non capitano solo a noi, parlarne e cercare un aiuto concreto, perché no, anche online. Ecco il messaggio positivo di cui Vice Italia e Progetto Itaca si fanno portavoce in questa Giornata Mondiale della Salute Mentale.

Il video rimanderà inoltre a una vera e propria Guida di Vice alla salute mentale, una serie editoriale immersiva che coinvolgerà tutti i vertical e offrirà resoconti in prima persona, punti di vista di esperti e consigli pratici su problematiche diffuse. Per esempio come stare vicino a una persona depressa, dove cercare aiuto quando sei giovane e senza soldi, e in generale come combattere lo stigma ancora associato alla malattia mentale in tutte le sue forme.

Oltre due milioni di italiani depressi o ansiosi

Sono oltre 2 milioni gli anziani colpiti da depressione o ansia cronica grave pari a oltre la metà (54,6%) del totale della popolazione italiana che accusa i sintomi male di vivere. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Istat in occasione della Giornata mondiale della salute mentale.

Il benessere psichico è una componente essenziale della vita secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ed è la chiave di volta per superare le tensioni della vita di tutti i giorni, mentre la sua compromissione può avere un notevole impatto sul bisogno di servizi sanitari specializzati.

Considerata una popolazione di over 65 che entro il 2050 arriverà a 20 milioni – rileva l’Unione europea delle cooperative – l’invecchiamento progressivo della popolazione pone il problema anche dal punto di vista psicologico perché con l’età aumentano i sintomi di depressione e ansia, disturbi che nelle persone con più di 65 anni hanno registrato un aumento del tasso di incidenza di oltre il 15% in dieci anni.

Esiste quindi un bisogno sociale strategico di assistenza qualificata sul fronte della salute mentale in famiglia come nelle residenze assistite dove gli ospiti almeno all’inizio si devono abituare a un nuovo ambiente, magari con limitazioni di abitudini e privacy, mentre se l’anziano resta in casa i parenti vanno accompagnati nell’assistenza e nella comprensione di comportamenti e atteggiamenti quotidiani.

Le famiglie non possono essere lasciate sole – conclude Uecoop – e diventa quindi strategico potenziare un sistema di welfare che metta insieme il meglio del pubblico e il meglio del privato con il mondo cooperativo che sta già garantendo sostegno e cura, dentro e fuori le mura domestica grazie a oltre 328mila addetti sul territorio nazionale.