Da oggi 19 luglio 2018 Ezio Scida considerato abusivo


Da oggi 19 luglio 2018 l’Ezio Scida è considerato abusivo: cancelli chiusi nello storico stadio pitagorico

Troppo tardi per ripensamenti, per chi aveva responsabilità e non ha mantenuto il suo impegno. Così finisce di esistere l’Ezio Scida un campo sportivo che ha fatto una storia e soprattutto, sognare i crotonesi. I lavori di costruzione dell’impianto vennero avviati nel 1935, ma in seguito interrotti per motivi bellici; terminata la guerra ripresero i lavori di costruzione, che terminarono nel 1946.Insomma 83 anni di sopravvivenza, l’unico campo sportivo della città, che in tutti questi anni nessuno ha pensato di farne un ex novo, senza buttare soldi su una struttura che ha dei vincoli.

La Sovrintendenza non abbassa la guardia, continua a dire no, “all’Ezio Scida non si gioca”. Il comunicato è arrivato dalla procura anche al comune contenente il no di Mario Pagano. Una diffida a procedere allo smantellamento. In questi ultimi giorni dopo vari incontri tra il comune e la sovraintendenza l’amministrazione e la società calcistica sembrava ci fosse aria d’ottimismo. Chissà, un’altra autorizzazione di tre anni per utilizzare l’impianto. Invece il Mibact declina la proposta. Proprio in un momento in cui si aspetta la sentenza del Chievo Verona e riammettere gli uomini di Vrenna in Serie A. tutto è possibile, ma poi cosa succederebbe se chiudono l’Ezio Scida? metterebbe la società in serie difficoltà che vedrebbe la squadra nel prossimo campionato giocare fuori casa e i tifosi ne faranno un serio dramma.

Come è successo due anni fa con la promozione e per alcune giornate c’è stato un putiferio anche logistico ma in questo caso, quest’anno, si parla di tutto il campionato. Intanto scadeva proprio ieri l’autorizzazione provvisoria all’utilizzo dell’Ezio Scida, sulla cui richiesta avanzata dal comune la Sovrintendenza si era già espressa a giugno con un primo rifiuto motivato. Nel luglio del 2016 ci fu quell’autorizzazione in cui cerano dei vincoli sottoscritti dall’ente e dalla società calcistica in cui si impegnava, pena la revoca di concessione, per realizzare il nuovo stadio. Alla demolizione del vecchio, con la liberazione di tutte le aree vincolate e alla riqualificazione urbana della zona incluse le campagne di scavo archeologico. Purtroppo in questi anni fino ad oggi non è stato fatto niente di tutto questo, dopo due anni, dal comune e dalla Fc Crotone, quando si erano prese delle responsabilità chiare. Circolano alcune voci in citta e sembra che la società sta pensando alla realizzazione di un piano di fattibilità per un nuovo impianto preliminare alla post progettazione. Peccato, da oggi la Tribuna coperta con i servizi e spogliatoi e la curva sud va smontato. Addio Ezio Scida e addio stadio, unico in una città delle discipline sportive nella Magna Graecia.