L’UE pensa a nuove regole per conciliare lavoro e famiglia


Dai permessi per assistere i familiari al lavoro da casa in particolari condizioni: a settembre al via i negoziati tra Consiglio, Parlamento e Commissione per approvare le nuove regole europee

Parlamento europeo sta elaborando delle nuove regole sul lavoro flessibile per venire incontro alle esigenze delle famiglie

Nessuno dovrebbe essere costretto a scegliere tra lavoro e famiglia. Per questo motivo il Parlamento europeo sta elaborando delle nuove regole sul lavoro flessibile per venire incontro alle esigenze delle famiglie.

In particolare gli eurodeputati sono al lavoro su delle nuove regole che permetteranno ai lavoratori con figli o responsabili dell’assistenza di familiari di mantenere l’equilibrio tra carriera e vita privata.

L’inizio dei negoziati tra Consiglio, Parlamento e Commissione è previsto a settembre 2018 e le novità in materia potrebbero diventare realtà già entro il 2019.

Le donne sono particolarmente svantaggiate perché ancora troppo spesso grava su di loro il lavoro di cura di figli e altri familiari. È evidente anche dai tassi di occupazione: 66.5% di occupazione femminile nel 2017, circa 12 punti percentuali in meno rispetto agli uomini.

Le donne svolgono spesso incarichi part-time e si trovano a gestire interruzioni di carriera proprio per prendersi cura di figli o altri famigliari, tutti elementi che mantengono intatte le diseguaglianze di genere per quanto riguarda opportunità lavorative, stipendi e pensioni.

Nei giorni scorsi la Commissione per l’Occupazione ha votato le nuove regole europee su condizioni lavorative più flessibili per contrastare la sottorappresentazione delle donne nel mercato del lavoro, aumentare gli incentivi per incoraggiare i padri a richiedere i permessi familiari e promuovere la parità di genere.

Gli eurodeputati chiedono ora dei nuovi standard minimi o l’aumento di quelli già esistenti per quanto riguarda il congedo di paternità e i permessi dal lavoro per chi è genitore o assiste altri famigliari.

Si propone l’introduzione di un congedo di paternità retribuito della durata di almeno 10 giorni destinato al padre o alla figura famigliare equivalente dopo la nascita di un figlio, un’adozione e nel caso di bambini nati morti e un diritto individuale a 4 mesi di congedo parentale non trasferibile da utilizzare prima che il figlio compia 10 anni.

Le nuove regole stabiliscono anche il diritto ai permessi retribuiti per coloro che devono assistere familiari a carico o gravemente ammalati. Gli eurodeputati suggeriscono un livello salariale o di indennità pari almeno al 78% dello stipendio lordo del lavoratore per chi richiede permessi di assistenza o per prendersi cura dei figli, e almeno pari all’80% in caso di congedo di paternità.

Per gli eurodeputati è importante anche che i genitori possano lavorare con condizioni flessibili e modulabili secondo le proprie esigenze familiari, ad esempio lavorando da casa quando necessario.