Diplomati magistrali, nel decreto dignità primo intervento


Con l’approvazione del Dl dignità prime risposte ai diplomati magistrali: ora la palla passa al Parlamento per disciplinare le procedure di reclutamento

Con l'approvazione del Dl dignità prime risposte ai diplomati magistrali: ora la palla passa al Parlamento per disciplinare le procedure di reclutamento

Via libera in Consiglio dei Ministri, nel decreto legge dignità, al primo intervento sui diplomati magistrali. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dovrà procedere con l’esecuzione delle sentenze di merito, che presumibilmente arriveranno fra luglio e agosto.

Con il decreto approvato ieri, viene esteso al caso dei diplomati magistrali quanto già previsto dal decreto legge 669/1996, che concede alle amministrazioni dello Stato di ottemperare all’esecuzione di provvedimenti giurisdizionali entro 120 giorni dalla data di comunicazione del titolo esecutivo. Tale intervento sarà utile per consentire l’ordinato avvio del nuovo anno scolastico.

In sede di conversione del decreto in Parlamento, sarà poi completato il quadro normativo disciplinando procedure di reclutamento, nel rispetto della legislazione vigente.

A fine aprile sul caso dei diplomati magistrali c’era stato un incontro al MIUR con i sindacati, a seguito del sopraggiunto parere dell’Avvocatura dello Stato chiesto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in merito alla sentenza n. 11 del 2017 pubblicata il 20 dicembre scorso dal Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria.

Il MIUR nell’occasione aveva ribadito che restano fermi i diritti acquisiti di coloro che sono risultati destinatari di una sentenza già passata in giudicato. Le Organizzazioni sindacali avevano espresso l’esigenza di un urgente intervento in sede parlamentare come poi ribadito anche dalla ministra uscente, Valeria Fedeli.