Maltempo sull’Italia, Coldiretti: “Salva dalla siccità”


Le piogge dell’ondata di maltempo che ha investito la Penisola scongiurano il rischio siccità al Sud dove mancano 500 miliardi di litri d’acqua negli invasi

Non solo danni, la pioggia dell'ultima ondata di maltempo è benvenuta per scongiurare l’allarme siccità al Sud dove nei principali invasi mancano 500 miliardi di litri di acqua

Non solo danni, la pioggia dell’ultima ondata di maltempo è benvenuta per scongiurare l’allarme siccità al Sud dove nei principali invasi mancano 500 miliardi di litri di acqua per dissetare campi e famiglie. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dell’ultimo monitoraggio dell’Anbi dopo le forti precipitazioni degli ultimi giorni.

“Se il settentrione ha beneficiato della pioggia e della neve invernale, al Sud l’apporto idrico è stato insufficiente, dalla Calabria alla Puglia fino in Sicilia” spiega la Coldiretti.

“L’acqua però per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti. Nell’attuale fase stagionale con le piante da frutto pronte per la raccolta e le verdure in campo, la grandine – prosegue la Coldiretti – è l’evento più temuto dagli imprenditori agricoli per la perdita dell’intero raccolto dopo in anno di lavoro”.

“Siamo di fronte all’ultima ondata di maltempo in un inizio di anno iniziato con neve, pioggia e gelo che ha distrutto gli ortaggi in campo e provocato perdite consistenti nelle piante da frutto e soprattutto gli ulivi per danni complessivi che i nuovi effetti del maltempo fanno ora salire ad oltre 400 milioni di euro” sottolinea la Confederazione.

“Il clima impazzito del 2018 ha spaccato la corteccia, bruciato le gemme e spogliato dalle foglie almeno 25 milioni di piante di ulivo dalla Puglia all’Umbria, dall’Abruzzo sino al Lazio con danni che, a seconda delle regioni, incideranno tra il 15% e il 60% della prossima produzione. L’andamento anomalo di quest’anno conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio – conclude la Coldiretti – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”.