Ricerca: il MIUR lancia il programma “Leonardo Da Vinci”


Nella Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, la Ministra dell’Istruzione Fedeli presenta il programma “Leonardo Da Vinci” e il Premio “Montalcini”

Nella Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, la Ministra dell'Istruzione Fedeli presenta il programma “Leonardo Da Vinci” e il premio “Rita Levi Montalcini”

Un pacchetto di azioni per rafforzare e consolidare la vicinanza di chi opera all’estero con il sistema nazionale della ricerca. Lo ha annunciato la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, intervenendo alla Farnesina, nel corso delle celebrazioni della prima Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, iniziativa lanciata con uno specifico decreto dal MIUR, d’intesa con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Salute.

“Sono veramente onorata di inaugurare la prima edizione della Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, che ho fortemente voluto per promuovere e valorizzare il lavoro delle nostre ricercatrici e dei nostri ricercatori e divulgare i risultati del loro lavoro” ha sottolineato Fedeli.

“Una giornata che ho avuto il piacere di annunciare proprio qui alla Farnesina, il 5 febbraio scorso. Per celebrarla abbiamo scelto il 15 aprile di ogni anno, non a caso: si tratta della data di nascita di Leonardo da Vinci, forse uno dei più celebrati artisti e scienziati italiani nel mondo, che rappresenta un patrimonio per l’Italia e per l’intera umanità” ha aggiunto.

Il nostro Paese, ha proseguito Fedeli, “deve dire grazie alle nostre ricercatrici e ai nostri ricercatori: la loro eccellenza ci ha portati ad emergere in contesti europei e internazionali. Pensiamo, ad esempio, a ciò che ha significato per la ricerca italiana il conferimento del Premio Nobel per la Fisica 2017 a Rainer Weiss, Barry Barish e Kip Thorne, premio che ha indicato come affiliazione le collaborazioni LIGO-VIRGO. Un’attestazione della quale siamo molto orgogliosi, dal momento che molte ricercatrici e molti ricercatori italiani hanno dato il proprio contributo. Era italiano anche Adalberto Giazotto, uno dei due ‘papà’ di VIRGO, che è stato costruito alle porte di Pisa, a Cascina”.

“Oggi la consapevolezza di quanto valga e pesi la ricerca italiana è aumentata e gli ultimi governi hanno chiaramente riconosciuto il valore di questo settore, incrementando le risorse e predisponendo azioni e interventi a supporto e potenziamento. Nonostante questo, sono convinta che si debba fare ancora molto in termini di investimenti in ricerca e sviluppo rispetto agli altri Paesi dell’UE e ai principali Paesi OCSE. Questa giornata vuole essere, quindi, non solo celebrativa, ma soprattutto di sostegno e di collaborazione”.

Fra le azioni lanciate da Fedeli spicca quella dedicata proprio a “Leonardo Da Vinci”: due bandi e una medaglia per favorire la mobilità e valorizzare chi si proietta in ambiti di studio globali. L’iniziativa “Leonardo Da Vinci” si inquadra nell’ambito delle attività della “Strategia per la promozione all’estero della formazione superiore italiana 2017/2020”, documento ufficiale del governo, licenziato a marzo del 2017 di concerto con il MAECI, che prevede un elevato numero di azioni di internazionalizzazione nel campo della formazione superiore.

Il programma “Leonardo Da Vinci” prevede essenzialmente tre linee di attività e un finanziamento di 200.000 euro annui stanziati dal MIUR:

  • un bando per azioni di mobilità delle e dei docenti della formazione superiore italiana, finalizzate a favorire contatti strutturati in qualità di visiting academics con centri di eccellenza della formazione superiore e della ricerca mondiali, con particolare riguardo ai Paesi individuati come prioritari nell’ambito della citata Strategia 2017/2020;
  • un bando per azioni di mobilità di giovani ricercatori, dottorati e dottorandi, assegnisti di ricerca, cultori della materia e diplomati di secondo livello AFAM, finalizzate come nel caso dei docenti, a stabilire contatti e rapporti con propri omologhi dei centri di eccellenza della formazione superiore e della ricerca mondiali, e per corsi di perfezionamento in istituzioni estere, con particolare riguardo ai Paesi individuati come prioritari nell’ambito della citata Strategia 2017/2020;
  • una Medaglia per il miglior elaborato originale scientifico o artistico, riferibile alle categorie dei giovani ricercatori, dottorati e dottorandi, cultori della materia e diplomati di secondo livello AFAM.

La Ministra ha anche ricordato l’istituzione del Premio “Rita Levi Montalcini”, rivolto a coloro che sono stati inquadrati nel ruolo di professore di I o di II fascia in Università italiane e che sono rientrati in Italia come vincitrici o vincitori del bando per giovani ricercatori “Rita Levi Montalcini”. Ci sarà anche il Premio “Chiamata diretta”, rivolto ai tre più giovani studiosi italiani o stranieri assunti in Università italiane a seguito di chiamata diretta nel ruolo di professore di I o II fascia.

La Ministra ha poi ricordato che “appena qualche giorno fa con la Ministra per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia, con i Ministri dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti e con la Ministra della Salute Beatrice Lorenzin abbiamo firmato il decreto che sblocca le risorse per le assunzioni di ricercatrici e ricercatori precari”. E “a fine febbraio scorso abbiamo avviato il Piano straordinario di reclutamento per ricercatrici e ricercatori previsto dalla legge di bilancio per il 2018: si tratta di 1.305 posti di ricercatori di tipo B destinati alle Università e di altri 308 posti a tempo indeterminato per gli Enti di ricerca vigilati dal MIUR. A ciò si aggiunge il bando PON da 110 milioni che consentirà di attivare altri 600 posti di ricercatore di tipo A (triennali) per gli Atenei meridionali. Gli interventi messi in campo riguarderanno, dunque, nel complesso, oltre 2.200 fra ricercatrici e ricercatori”.

Investire “su sapere e ricerca significa offrire un futuro di qualità alle nuove generazioni e all’intero Paese – ha concluso -. Non a caso, a dicembre dello scorso anno abbiamo destinato 391 milioni di euro per la ricerca di base, con un’attenzione specifica alla valorizzazione degli under 40 e del Sud. Lo stanziamento è previsto dal bando PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) 2017 e l’importo è il più alto di sempre”.