Consultazioni, Mattarella prende tempo: “Nessun passo avanti”


Il Capo dello Stato al termine del secondo giro di consultazioni: “Aspetterò alcuni giorni per decidere come procedere per uscire dallo stallo che si registra”

Concluso al Quirinale anche il secondo giro di consultazioni per la formazione del nuovo Governo. Il discorso di Mattarella e le reazioni dei partiti

Anche il secondo giro di consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo Governo si è concluso con un nulla di fatto e il Capo dello Stato Mattarella prende altro tempo.

Le divisioni tra i vincitori delle elezioni dello scorso 4 marzo, la coalizione di centrodestra e il Movimento 5 stelle, e lo stare alla finestra del Pd non hanno portato a significativi passi avanti rispetto al primo giro di consultazioni. Il Capo dello Stato ha optato dunque per un ulteriore allungamento dei tempi per permettere alle forze politiche di riflettere e trovare la quadra.

Ad affermarlo è stato lo stesso Mattarella dopo aver concluso le consultazioni di stamani con l’ex Presidente della Repubblica e senatore a vita Giorgio Napolitano (ore 10:30) e a seguire sono con i due nuovi presidenti di Camera e Senato Fico (ore 11:15) e Alberti Casellati (ore 12:00).

“Dall’andamento delle consultazioni emerge con evidenza che il confronto tra i partiti politici per dar vita in Parlamento a una maggioranza che sostenga il governo non ha fatto progressi. Ho fatto presente alle forze politiche la necessità di avere un governo nella pienezza delle sue funzioni secondo le attese dei nostri concittadini” ha esordito Mattarella.

“I contrasti nel commercio internazionale, le scadenze importanti e imminenti nell’Unione europea, l’acuirsi delle tensioni internazionali in Paesi non lontani dal nostro richiedono con urgenza che si sviluppi e si concluda positivamente un confronto tra i partiti per raggiungere l’obiettivo di avere un governo nella pienezza delle sue funzioni. Aspetterò alcuni giorni per decidere come procedere per uscire dallo stallo che si registra” ha concluso.

Le possibili strade

Mattarella nei prossimi giorni deciderà dunque il da farsi: incarico esplorativo (se la situazione dovesse essere ancora confusa) o incarico pieno, per formare il nuovo governo. Se l’incaricato scioglie la riserva, presenta la lista dei ministri al Presidente della Repubblica, giura con la sua squadra al Quirinale e va alla Camera e al Senato per ottenere la fiducia. Se invece rinuncia, nuove consultazioni e nuovo incarico. Una volta ottenuta la fiducia dei due rami del Parlamento il governo non ha altri adempimenti da compiere e può cominciare il suo lavoro.

Gli interventi video delle forze politiche al termine delle consultazioni sono disponibili a questo link: http://www.quirinale.it/qrnw/attivita/consultazioni/2018apr/20180412.html.