Scandalo Datagate, Codacons chiede incontro a vertici Facebook


L’associazione dei consumatori scrive al fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg: “Subito un incontro per definire misure a tutela degli utenti”

Nuovi sviluppi per lo scandalo dei dati personali degli utenti ceduti da Facebook a Cambridge Analytica. Per i 214mila iscritti italiani una class action per chiedere i danni.

Il Codacons ha chiesto formalmente ai vertici Facebook e a Mark Zuckerberg un incontro per affrontare lo scandalo “Datagate” e analizzare le misure per tutelare gli utenti e la loro privacy. Lo rende noto l’associazione dei consumatori, grazie alle cui denunce si è arrivati in Italia all’apertura di inchieste da parte della Procura di Roma e dell’Antitrust.

“Se da un lato stiamo lavorando ad una class action da avviare negli Stati Uniti per conto degli utenti italiani danneggiati dallo scandalo Datagate, dall’altro abbiamo chiesto un incontro urgente a Facebook perché vogliamo capire cosa farà l’azienda per garantire la privacy dei propri iscritti e per analizzare assieme alla società le migliori misure da mettere in campo a tutela degli utenti” spiega il presidente Carlo Rienzi.

“Intanto abbiamo presentato formale istanza al Garante della Privacy chiedendo di partecipare all’audizione del prossimo 24 aprile nel corso della quale l’Autorità ascolterà Stephen Deadman, Deputy Chief Global Privacy Officer del social network, per raccogliere ulteriori elementi per una piena valutazione del caso Datagate”.

“Riteniamo che il Codacons, rappresentando in Italia i diritti degli utenti Facebook e avendo portato attraverso le proprie denunce Procura e Antitrust ad aprire inchieste sul caso, sia l’unica associazione legittimata a partecipare agli incontri istituzionali con i responsabili del social network, in rappresentanza dei 30 milioni di italiani iscritti a Fb” – conclude Rienzi.