Elezioni: per i bookmaker Salvini premier, ma il governo durerà poco


Il leader della Lega preferito dai bookmaker (1,50) per Palazzo Chigi rispetto a Luigi Di Maio (2,50)

atteo Salvini premier secondo i bookmaker che quotano il leader della Lega a 1,50 per Palazzo Chigi. Insegue Luigi Di Maio a 2,50

La confusione è grande sotto il cielo e i bookmaker sembrano essere gli unici ad avere le idee chiare nel giorno dopo l’election day. Secondo i quotisti della sigla internazionale Softbet24 – che, tra l’altro, è prossima allo sbarco nel mercato delle scommesse online italiano con il sito Softbet24.it – il prossimo Presidente del Consiglio sarà Matteo Salvini: nelle giocate appena aperte sul nuovo premier italiano, come riporta Agipronews, il leader della Lega, forte del largo consenso elettorale del suo partito e della coalizione di centrodestra, conduce i giochi a 1,50. È stato boom elettorale anche per il Movimento 5 Stelle, che ha oltrepassato il 32% delle preferenze: i pentastellati, però, dovranno per forza di cose scendere a compromessi se vorranno mandare il loro uomo a Palazzo Chigi. Luigi Di Maio è dato a 2,50.

Non bisognerà aspettare molto per vedere la formazione di un nuovo esecutivo, ma si rischia di tornare alle urne in tempi brevi: questo lo scenario disegnato dai bookmaker. Si punta a 1,50 sul giuramento del nuovo Governo entro il prossimo 30 aprile, ma nella giocata sulla durata della legislatura l’opzione che prevale è una vita di un anno o giù di lì. Un nuovo voto nel 2019 viaggia a 1,90, mentre la durata “naturale”, fino al 2023, è a quota altissima, 15 volte la scommessa.

Con Movimento 5 stelle e Lega nuovi scenari nel settore giochi

Il responso delle urne, con il boom del Movimento 5 Stelle (che ha raccolto circa il 32,2% delle preferenze) e della Lega di Salvini (capace di scavalcare Forza Italia in coalizione, sfiorando il 18%) non potrà che avere conseguenze anche sul mondo dei giochi, da tempo al centro di grandi discussioni politiche. Linee guida sul settore sono infatti state inserite nei singoli programmi elettorali dei due movimenti. In quello dei 5 Stelle, riferisce Agipronews, il gioco compare nella parte relativa alla salute, ergo l’area di intervento dei pentastellati riguarderebbe il contrasto ai fenomeni di dipendenza, sebbene non vengano indicati strumenti specifici. Si parla di “boom dell’azzardo” e di “selvaggia liberalizzazione” che hanno “spinto molte persone a sfidare la sorte per cercare una soluzione alla perdita di reddito”.

La soluzione indicata dai 5 Stelle è dunque “una strategia articolata per incidere sulla domanda, sull’offerta e anche sul controllo dell’illegalità”. Fuori dalla stretta lettera del programma, in campagna elettorale, più volte i candidati grillini hanno sostenuto di voler finanziare la misura del reddito di cittadinanza attraverso un generico innalzamento delle tasse sul gioco d’azzardo.

La Lega, il partito di Matteo Salvini, invece, inserisce un paragrafo ad hoc sul gioco al capitolo sicurezza, nel quale vengono elencate le precise misure da adottare. Tra queste “l’introduzione di controlli fiscali più stringenti” e una “espulsione” delle slot dagli esercizi pubblici. Si parla infatti, spiega Agipronews, di “autorizzazione all’installazione delle slot machine solo in luoghi deputati”. Misure più stringenti, inoltre, sono previste anche in tema di distanza di sale e apparecchi dai cosiddetti “luoghi sensibili” (scuole, chiese, centri di aggregazione giovanile), da innalzare fino a 1.000 metri, rispetto ai 500 previsti al momento da molte leggi regionali. Infine, il gioco appare anche al capitolo sport, ma come fonte di copertura finanziaria. Prelevando una percentuale da scommesse e giochi si andrebbero a coprire le spese di potenziamento e ammodernamento dell’impiantistica sportiva.