Stop al geoblocking europeo: shopping online senza frontiere


Il Parlamento europeo voterà martedì le nuove norme che vietano il geoblocking ingiustificato

Il regolamento sul geoblocking è stato approvato provvisoriamente dai negoziatori del Parlamento e del Consiglio lo scorso 20 novembre 2017

Con le nuove norme che vietano il geoblocking ingiustificato, gli acquirenti online avranno un maggiore accesso transfrontaliero a prodotti quali prenotazioni alberghiere, noleggio di auto o biglietti per concerti. È quanto prevedono le nuove misure sul geoblocking che saranno votate in via definitiva martedì prossimo dal Parlamento europeo.

In base alle nuove norme, i consumatori potranno scegliere da quale sito web desiderano acquistare beni o servizi senza essere bloccati o reindirizzati automaticamente verso un altro sito web a causa della nazionalità, del luogo di residenza o dell’ubicazione temporanea.

Gli operatori commerciali dovranno trattare gli acquirenti online provenienti da un altro Paese dell’UE allo stesso modo dei clienti locali, ossia permettere loro l’accesso agli stessi prezzi o alle stesse condizioni di vendita, in particolare quando:

  • acquistano beni fisici (ad esempio elettrodomestici, elettronica, abbigliamento) che dovranno essere spediti o nel proprio Stato membro alle stesse condizioni di consegna offerte per gli acquirenti locali, o ritirati in un luogo concordato da entrambe le parti nel Paese dell’UE in cui il commerciante offre tale possibilità;
  • ricevono servizi elettronici non protetti da copyright quali cloud, firewall, memorizzazione di dati, hosting di siti web;
  • acquistano un servizio fornito nei locali commerciali o in un luogo fisico in cui opera il commerciante, ad esempio soggiorni in hotel, eventi sportivi, noleggio auto, festival musicali o biglietti per i parcheggi.

I contenuti digitali protetti da copyright, come i libri elettronici, la musica o i giochi online, non saranno coperti per il momento dalle nuove norme. Tuttavia, i negoziatori del Parlamento europeo hanno inserito nella legge una “clausola di revisione”, che impone alla Commissione europea di valutare entro due anni se il divieto di geoblocking debba essere esteso a tali contenuti. Anche i servizi audiovisivi e di trasporto sono per il momento esclusi dal campo d’applicazione.

Il regolamento sul geoblocking è stato approvato provvisoriamente dai negoziatori del Parlamento e del Consiglio lo scorso 20 novembre 2017. Sarà applicabile in nove mesi a decorrere dalla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.