Brexit: Parlamento europeo preoccupato per le mosse di Londra


Gli eurodeputati avvisano il governo britannico: non può dare per scontato un accordo di transizione sulla Brexit

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La parte più difficile delle trattative sulla Brexit inizia ora e il governo del Regno Unito non dovrebbe dare per scontato l’accordo sulle disposizioni transitorie. È quanto emerso in un dibattito con il Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e il Presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, sulle conclusioni del Vertice UE del 14-15 dicembre.

Gli eurodeputati hanno avvisato il governo britannico a non dare per scontato un accordo di transizione sulla Brexit e hanno sottolineato la necessità di formalizzare l’accordo di ritiro il più rapidamente possibile.

Hanno inoltre invitato il governo britannico a definire chiaramente la sua visione per le future relazioni con l’UE, evitando di celebrare apparenti novità come la possibilità di scegliere il colore dei passaporti, possibilità che è sempre esistita. Alcuni deputati hanno chiarito che nessun Paese che è al di fuori dell’Unione europea può avere condizioni migliori di chi ne è membro.

Il soggiorno di cittadini UE nel Regno Unito

I negoziati UE-Regno Unito sono destinati ad essere difficili, ma ciò è dovuto al fatto che tutte le parti interessate stanno cercando di trovare le soluzioni migliori per i cittadini. Il coordinatore della Brexit del Parlamento europeo, Guy Verhofstadt (ALDE, BE), ha evidenziato la necessità di garanzie per quanto riguarda le procedure di richiesta di soggiorno per i cittadini UE che desiderano vivere nel Regno Unito in futuro, ribadendo che il nuovo status di residenza proposto dal governo britannico non dovrebbe entrare in vigore prima della fine del periodo di transizione.

Gli eurodeputati hanno inoltre espresso il loro sostegno per i passi concreti recentemente compiuti verso una maggiore cooperazione in materia di difesa tra i Paesi dell’UE e hanno chiesto di avanzare nella riforma della zona Euro e di predisporre di nuove misure UE per affrontare le sfide migratorie e la disoccupazione giovanile.

Il futuro dell’Unione europea approda in Plenaria

Domani intanto,su iniziativa del Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, si terrà in Plenaria il primo dibattito sul futuro dell’Europa con il Primo ministro irlandese, Leo Varadkar.

Alla vigilia di questo dibattito, il Presidente Tajani, ha dichiarato: “I popoli europei vogliono un’Europa diversa, capace di dare risposte concrete ai loro problemi. Fin dall’inizio del mio mandato, esattamente un anno fa, ho sottolineato l’importanza di riavvicinare l’Europa ai cittadini, mettendo il Parlamento, l’unica istituzione direttamente eletta, al centro dei dibattiti sul loro futuro.

Sottoscrivendo la Dichiarazione di Roma, ho preso l’impegno, a nome del Parlamento, di verificare che la volontà di cambiare la nostra Unione non resti solo sulla carta”.

“Voglio ringraziare il Taoiseach Leo Varadkar e tutti gli altri leader che hanno già manifestato la volontà di intervenire in Plenaria, per il contributo prezioso che porteranno al dibattito. Il Parlamento è il cuore pulsante della democrazia europea e deve essere protagonista di un dialogo aperto tra deputati e i leader dell’Unione per continuare insieme, più forti, il nostro cammino” ha aggiunto.