Nel mondo 386mila nuovi nati nel primo giorno dell’anno


Secondo l’UNICEF oltre la metà di queste nascite dovrebbe avvenire in 9 Paesi: India in testa con 69.070

Saranno quasi 386mila i nuovi nati nel primo giorno del 2018 secondo le stime dell'UNICEF e di questi oltre il 90% nascerà nelle regioni meno sviluppate

Saranno quasi 386mila i nuovi nati nel primo giorno del 2018 secondo le stime dell’UNICEF e di questi oltre il 90% nascerà nelle regioni meno sviluppate.

L’Isola di Christmas delle Kiribati, una piccola isola nel Pacifico, molto probabilmente accoglierà il primo bambino nato nel 2018, gli Stati Uniti l’ultimo. A livello globale, oltre la metà di queste nascite dovrebbe avvenire in 9 Paesi: in India 69.070; in Cina 44.760; in Nigeria 20.210; in Pakistan 14.910; in Indonesia 13.370; negli Stati Uniti d’America 11.280; nella Repubblica Democratica del Congo 9.400; in Etiopia 9.020; in Bangladesh 8.370.

In Italia saranno circa 1325 invece i nuovi nati nel primo giorno dell’anno.

“Molti bambini sopravvivranno, altri non ce la faranno a superare il primo giorno. Nel 2016, ogni giorno, sono morti circa 2.600 bambini nelle prime 24 ore di vita. Per almeno 2 milioni di neonati, la prima settimana di vita è stata anche l’ultima. Complessivamente 2,6 milioni di bambini sono morti prima della fine del loro primo mese di vita. Tra questi bambini, oltre l’80% delle morti di neonati sono state dovute a cause prevenibili e curabili come nascita prematura, complicazioni durante il parto e infezioni come sepsi e polmonite” avverte l’organizzazione.

Negli ultimi 20 anni, il mondo ha assistito a progressi per la sopravvivenza infantile mai visti prima, dimezzando il numero di bambini nel mondo morti prima di compiere 5 anni, arrivando a 5,6 milioni nel 2016. Nonostante questi traguardi, sono lenti i progressi per i nuovi nati. I bambini che muoiono durante il 1° mese di vita rappresentano il 46% di tutte le morti tra i bambini sotto i 5 anni.

Il prossimo mese, l’UNICEF lancerà l’iniziativa Every Child Alive, una campagna globale per chiedere e fornire, a prezzi accessibili, soluzioni mediche di qualità per tutte le mamme e i neonati. Queste comprendono: costante alimentazione di elettricità e acqua pulita per le strutture sanitarie, la presenza di assistenza sanitaria specializzata al parto, disinfezione del cordone ombelicale, allattamento durante le prime ore dopo il parto, contatto corpo a corpo tra la madre e il bambino.

“Stiamo entrando in un’era in cui tutti i neonati del mondo potrebbero avere l’opportunità di vedere il 22° secolo”, ha ricordato Giacomo Guerrera, Presidente dell’UNICEF Italia. “Sfortunatamente, circa la metà dei bambini nati quest’anno non ce la farà. Mentre un bambino nato in Italia a gennaio 2018 vivrà probabilmente fino al 2101, un bambino somalo potrebbe arrivare al 2075. In questo nuovo anno, l’obiettivo dell’UNICEF è di aiutare a garantire a ogni bambino più di un’ora, più di un giorno o un mese di vita, più della mera sopravvivenza. Chiediamo ai governi e ai partner di unirsi in questa battaglia per salvare le vite di milioni di bambini dando il loro supporto con soluzioni economiche, ma concrete”, ha concluso Guerrera.