Dopo la Sicilia il centrodestra ora punta Palazzo Chigi


Da Berlusconi a Salvini e Meloni: “L’elezione di Musumeci alle Regionali rilancia la coalizione”

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Il nuovo presidente siciliano Nello Musumeci

PALERMO – È partita dalla Sicilia la riscossa del centrodestra, che dopo aver conquistato la presidenza dell’Ars con Nello Musumeci ora alza il tiro e punta Palazzo Chigi.

Il giorno dopo la vittoria alle Regionali siciliane con il candidato sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord (che al Sud è rappresentata dal movimento “Noi con Salvini”) i big faticano a tenere a freno l’esultanza.

Il voto siciliano è stato accolto infatti nel centrodestra come il primo passo verso la vittoria alle prossime elezioni politiche. Non lo ha nascosto neppure lo stesso Musumeci, la cui candidatura nata dal “patto dell’arancino” è stata una sorta di prova generale in vista del voto di Primavera: “Questo è un risultato di rilevanza nazionale. Il centrodestra si ricompone e apre la strada a un appuntamento politico importante che dovrà ridare un governo degno di questo nome all’Italia. Io sono convinto che secondo tradizione questo esperimento nel laboratorio Sicilia, felicemente riuscito, potrà rappresentare un paradigma per guardare al futuro dell’Italia con reale ottimismo, con ragionevole ottimismo”.

Concetto ribadito anche dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un video diffuso su Facebook: “Il centrodestra moderato nel linguaggio ma capace di una radicale riorganizzazione della cosa pubblica è la sola alternativa al grave pericolo che il nostro Paese cada in mano al ribellismo, al pauperismo, al giustizialismo“. “Un governo di centrodestra è il solo nei prossimi anni a poter garantire la crescita, la democrazia e la libertà. Sono certo che ci riusciremo come in Sicilia. Auguri a Nello Musumeci: ha di fronte un compito difficile ma ha la capacità e le forze per potercela fare. Io, noi, gli saremo vicini”, aggiunge.

Parla di rinascita della coalizione anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Dopo la vittoria di Musumeci, il modello siciliano deve essere portato a Roma: si vince con una coalizione che non si annacqua, non scende a compromessi e dice no agli inciuci. Oggi Musumeci è il presidente di tutti i siciliani, è stato eletto con i voti di tutto il centrodestra ma è evidente che viene da una comunità di destra che sta rinascendo. I toni possono essere moderati ma non le idee”.

Meloni sottolinea anche “il ruolo determinante di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale per la vittoria in Sicilia e il ballottaggio ad Ostia, Municipio X di Roma. Finora le sintesi migliori le abbiamo trovate noi: tra la posizione moderata di Forza Italia e quella radicale della Lega, c’è una terza via rappresentata da FdI. Siamo quelli che più di tutti tengono al risultato generale più che a quello del proprio partito e l’abbiamo dimostrato più volte. Ci piacerebbe che ci venisse riconosciuto”.

All’unità di intenti sbandierata dopo la vittoria di Musumeci bisognerà vedere se corrisponderà anche quella per la scelta del candidato premier. Il centrodestra, infatti, al momento non ha ancora un aspirante premier in corsa per Palazzo Chigi.

A battere su questo tasto è il leader leghista Matteo Salvini, che manda un messaggio chiaro a Berlusconi: “I voti della Lega sono stati determinanti per l’elezione di Nello Musumeci. Sono sempre più convinto della mia scelta di offrire a tutti i 60 milioni di italiani la nostra proposta politica fondata sull’onestà, sulla concretezza e sulla buona amministrazione”.

I risultati delle Regionali in Sicilia

In base ai dati delle 5300 sezioni scrutinate Musumeci ha vinto con il 39,8% pari a 830.821 voti. Dopo uno scarto che, durante lo scrutinio, ha viaggiato attorno ai 20mila voti alla fine il candidato del Movimento 5 stelle Cancelleri ha chiuso con un -108mila: sono stati 722.555 i voti raccolti dal pentastellato (34,6%).

Il tonfo del Partito democratico è tutto nei numeri: Fabrizio Micari si è fermato a 388.886 voti pari al 18,65%. Ancora più a sinistra Claudio Fava (Cento Passi per la Sicilia) ha raccolto il 6,14% (128.157 voti) mentre l’indipendente Roberto La Rosa (Siciliani liberi) ha ottenuto lo 0,7% (14.656).