Sprechi a tavola: le famiglie buttano nel cestino 12 miliardi di cibo


Lo denuncia il Codacons: “Nel 2017 ogni nucleo ha sprecato 500 euro di alimenti”

La nuova legge approvata dal senato mira a ridurre gli sprechi alimentari per aiutare gli indigenti
La nuova legge approvata dal Senato mira a ridurre gli sprechi alimentari per aiutare gli indigenti

ROMA – La lotta agli sprechi alimentari continua ma i risultati tardano ad arrivare. Ammonta infatti a 12 miliardi di euro lo spreco alimentare annuo in ambito domestico in Italia.

La denuncia arriva dal Codacons, che ha chiamato a raccolta aziende, coltivatori e imprese in un convegno che mira ad affrontare il delicato tema degli sprechi di cibo in Italia e proporre soluzioni al problema.

“Nel corso del 2017 ogni singola famiglia italiana avrà gettato in media nella spazzatura circa 500 euro di alimenti” spiega l’associazione.

Nel dettaglio: 41,6 euro al mese di frutta, verdura, pane, bevande, carne e altri generi di cibo che ogni nucleo familiare spreca immotivatamente.

“Ma gli sprechi in ambito alimentare coinvolgono anche l’industria, l’agricoltura, e la distribuzione, portando il conto finale a oltre 15 miliardi di euro, lo 0,94% del Pil che ogni anno finisce letteralmente nella spazzatura” sottolinea l’associazione dei consumatori.

Proprio per affrontare l’irrisolto problema degli sprechi alimentari, consumatori, imprese e coltivatori si confronteranno venerdì 3 novembre a Roma nel corso di un convegno che vedrà allo stesso tavolo Coldiretti, Codacons e Confartigianato, oltre a diversi esperti del settore.

L’incontro, dal titolo “La legge sugli sprechi alimentari… per non sprecare una grande opportunità”, si aprirà alle ore 10 con un dibattito sulla legge 166 del 2016 e sull’assetto normativo nazionale a confronto con le esperienze di Danimarca e Francia.

Si parlerà poi delle strategie per il recupero delle eccedenze alimentari e verrà analizzato l’accordo sul food sharing tra il comune di Roma e Confartigianato e il ruolo delle imprese per la corretta gestione delle eccedenze alimentari. Un ristoratore della capitale, inoltre, dimostrerà come sia possibile evitare anche i minimi sprechi nel settore del commercio e della ristorazione.