Il Movimento 5 stelle corre più del treno di Renzi


Sondaggi politici: i pentastellati al 27% superano il Partito democratico. Centrodestra unito al 33,3%

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Il segretario del Pd ed ex premier Matteo Renzi (foto Twitter)

ROMA – La battaglia sul Rosatellum bis condotta dal Movimento 5 stelle nell’ultima settimana, dopo il voto di Camera e Senato sulla nuova legge elettorale, fa volare i pentastellati nei sondaggi politici. Secondo le ultime rilevazioni di SWG sulle intenzioni di voto al 26 ottobre il Movimento 5 stelle guadagna addirittura un punto e mezzo percentuale in appena sette giorni passando dal 25,5% al 27%.

Un balzo che vale anche il sorpasso al Partito democratico, lacerato dall’approvazione del Rosatellum bis, dal caso Visco e dallo scontro all’arma bianca con Mdp. Il treno dell’ascolto partito da Tiburtina, che accompagnerà il segretario Renzi in decine di città italiane, per ora non ha sortito dunque gli effetti sperati.

Il Partito democratico secondo SWG cresce di poco nell’ultima settimana (dal 26,4% al 26,8%) e sarebbe ora il terzo polo quanto a percentuali di voto.

Il centrodestra, infatti, grazie anche alla ventata di entusiasmo portata dai referendum sulle autonomie regionali in Lombardia e Veneto, guarda tutti dall’alto con il 33,3% sempre secondo l’istituto SWG.

Nel dettaglio: stabile Forza Italia (13,7%), rallentano la Lega Nord (14,6% dal 15,8% della settimana precedente) e Fratelli d’Italia (dal 4,8% del 19 ottobre al 4,4% del 26), mentre entrano in corsa e si stabilizzano allo 0,4% i piccoli movimenti dell’area di centrodestra come il Movimento Animalista e la Lista Fitto-Parisi.

Tornando invece al centrosinistra, che ora si ritrova a inseguire anche il Movimento 5 stelle a pochi giorni dal voto delle regionali in Sicilia che potrà essere cartina di tornasole in vista delle politiche della prossima primavera, soffrono sia i partiti dell’area di governo sia i nuovi nati dallo scontro interno al Pd.

Il Movimento Democratici e Progressisti perde mezzo punto percentuale in una settimana passando dal 2,9% al 2,4%. Fa ancora peggio il Campo Progressista dell’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia che dall’1,8% si ritrova ora accreditato dell’1,2%.